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1456, 9 giugno
Il piccolo Leonardo può assistere al 23° passaggio noto della cometa di Halley, quando fu osservata nel 1456, passò molto vicino alla Terra; la sua coda si estese su 60º nel cielo, e prese la forma di una scimitarra. vissuta dai più come un presagio di cambiamenti e di sventure. A questo periodo risalgono in Occidente i primi studi scientifici del fenomeno, grazie soprattutto a Johannes Regiomontano e a Paolo Toscanelli da Leonardo conosciuto e citato nel Codice Atlantico), il quale fra il 1433 e il 1472 osserva ben sei comete, annotandone la posizione con tale precisione da consentire agli studiosi successivi di calcolarne le orbite.
Cos'era esattamente la Cometa di Halley?
La prima osservazione registrata della Cometa di Halley risale al 240 a.C. La Cometa di Halley è una delle comete più famose e studiate nella storia dell'astronomia. Prende il nome dall'astronomo inglese Edmund Halley, che nel 1705 pubblicò una previsione orbitale basata su osservazioni precedenti di comete avvenute nel 1531, 1607 e 1682. Halley ipotizzò correttamente che queste comete erano in realtà la stessa cometa che tornava periodicamente ogni circa 76 anni.
La Cometa di Halley è un oggetto celeste con un'orbita altamente ellittica che lo porta dal bordo esterno del sistema solare fino alle vicinanze del Sole. Quando si avvicina al Sole, il calore provoca l'evaporazione dei materiali ghiacciati sulla sua superficie, creando la caratteristica chioma e la coda di gas e polvere che sono visibili dalla Terra.
Secondo le narrazioni, alcune documentate, sembrerebbe che il piccolo Leonardo, come molti abitanti dell'area toscana, abbia effettivamente alzato gli occhi al cielo vedendo questa “stranissima e misteriosa” scia luminosa tracciare il cielo. E' molto probabile che Leonardo, come i bambini della sua età, sia rimasto senza parole per la bellezza dell'evento. Forse è proprio questo episodio che in Leonardo cominciò a scavare nella sua fertile mente e, come una goccia sul marmo, iniziò a farsi strada nella sua giovane coscienza umana. In effetti, circa quindici anni dopo questo evento, Leonardo cominciò ad appuntarsi riflessioni, considerazioni e, in alcuni casi, schizzi e disegni riguardanti i fenomeni celesti. Oltre a questo, però, non possiamo andare e occorre ritornare con i piedi per terra alla suo storia, cosi come giunta sino a noi.
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