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l Codice Trivulziano 2162
(indicato anche in modo impreciso come Codice Trivulziano) è una raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci, comprendente 51 carte databili tra il 1478 e il 1493, attualmente conservato dalla Biblioteca Trivulziana presso il Castello Sforzesco di Milano.
l manoscritto era tra quelli che furono lasciati in eredità da Leonardo a Francesco Melzi. Dopo la morte del Melzi (1570 circa), rientrò tra i manoscritti raccolti da Pompeo Leoni ed ereditati nel 1608 da Polidoro Calchi. Pochi anni dopo fu acquistato dal nobile e mecenate Galeazzo Arconati.
Nel 1637 Arconati donò dodici manoscritti di Leonardo in suo possesso alla Biblioteca Ambrosiana, compreso questo manoscritto.
«Il quinto è un'altro simil libro, coperto,
e in quarto, come sopra, di fogli cinquanta quattro, nel primo de' quali
vi sono disegni di varie teste buffonesche,
e l'ultime quattro colonne di scrittura scritte alla roverscia segnato nella schiena
LEONARDO DA VINCI.»
(dall'atto di donazione, 1637)
Lingua utilizzata: italiano rinascimentale
Attribuzione: Leonardo da Vinci
dimensione: 22 x 15 cm
Anno di riferimento:
Fogli contenuti: 112
Stato di conservazione: buono
Attualmente: Biblioteca Nazionale di Spagna
Il codice è composto da 51 carte numerate (una numerazione moderna in rosso riporta i numeri da 1 a 102 sulle singole pagine), ma in origine dovevano essere presenti almeno 62 carte; ha una dimensione di 20,5 x 14 cm.
A parte alcune rare annotazioni e l'intero testo a pagina 46 (secondo la numerazione attuale), il manoscritto è attribuito a Leonardo da Vinci. Vi raccolse alcune ritratti caricaturali o grotteschi, annotazioni per progetti architettonici, di fortificazioni e di macchine belliche. Alcuni disegni, tracciati a punta metallica furono ripassati a inchiostro da mano successiva.
Numerose pagine (8-9, 22-26, 50-51, 57-62, 64, 66-68, 70, 72, 81-97, 100-102 secondo la numerazione moderna) riportano elenchi di parole su più colonne; si ritiene siano elenchi di forme dotte e latinismi utilizzati da Leonardo per migliorare il proprio lessico.
Le pagine da 27 a 58 sono inserite rovesciate: la numerazione antica delle carte appare in basso a sinistra sul verso attuale e in ordine decrescente
Luca Beltrami (a cura di), Il codice di Leonardo da Vinci nella biblioteca del principe Trivulzio in Milano, Milano, 1891.
C. Pedretti e M. Cianchi, Codice Trivulziano, in Leonardo. I codici, Art Dossier, n. 100, aprile 1995, pp. 40-41.
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