PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
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LEONARDO DA VINCI: DISPUTA SULLA NATURA
Disputa pro e contra la legge di natura
Ar. 156v
Contra. Perché la natura non ordinò che l'uno animale non vivessi della morte dell'altro?
Pro. La natura essendo vaga e pigliando piacere del creare e fare continue vite e forme, perchè cognosce che sono accrescimento della sua terreste materia, è volonterosa e più presta col suo creare che 'l tempo col suo consumare, e però ha ordinato che molti animali sieno cibo l'uno de l'altro, e non sodisfacendo questo a simile desidero, ispesso manda fuora certi avvelenati e pestilenti vapori e continua peste sopra le gran moltiplicazioni e congregazioni d'animali, e massime sopra gli omini che fanno grande accrescimento, perchè altri animali non si cibano di loro, e tolto via le cagioni, mancheranno gli effetti.
Contra. Adunque questa terra cerca di mancare di sua vita, desiderando la continua moltiplicazione, per la tua assegnata e mostra ragione. Spesso gli effetti somigliano le loro cagioni. Gli animali sono esemplio de la vita mondiale.
Pro. Or vedi, la speranza e 'l desidero del ripatriarsi e ritornare nel primo caos fa a similitudine della farfalla al lume, dell'uomo, che con continui desideri sempre con festa aspetta la nuova primavera, sempre la nuova state, sempre e nuovi mesi, e nuovi anni, parendogli che le desiderate cose, venendo, sieno troppo tarde, e non s'avvede che desidera la sua disfazione; ma questo desidero ene in quella quintessenza, spirito degli elementi, che trovandosi rinchiusa per anima dello umano corpo, desidera sempre ritornare al suo mandatario. E vo' che sappi che questo desiderio è 'n quella quinta essenza compagna della natura, e l'omo è modello dello mondo.
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