PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
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Iniziò la sua carriera alla corte di Lorenzo il Magnifico.
1483
Passò ai Gonzaga e nel marzo di quest'anno e incontro isabella d'Este
1485
si spostò a Milano, dove divenne il poeta di corte di Ludovico Sforza, il mecenate di Leonardo da Vinci.
Egli scrisse elogi e sonetti dedicati al suo protettore ed ingaggiò tenzoni poetiche con altri letterati, alcune nella maniera burlesca di Burchiello.
I versi di occasione di Bellincioni furono la base per elaborare masque allegorici e poemi da recitare in occasione dell'ingresso del corteo dei regnanti. In occasione del matrimonio dell'erede al Ducato di Milano, Gian Galeazzo Sforza con sua cugina Isabella d'Aragona, figlia del re di Napoli, Alfonso II, presentò alla diciannovenne Isabella, i poemi che avevano accompagnato la cerimonia, in un piccolo libro (libretto) scritto in bella grafia. Si tratta de La festa del Paradiso, e per l'occasione Leonardo si occupò degli allestimenti scenici.
Egli compose un sonetto sul ritratto di Cecilia Gallerani, colei che si ritiene rappresentata ne La dama con l'ermellino di Leonardo, “l'invidia della natura”, che nel testo di Bellincioni appare più luminosa del sole e impossibile da ritrarre, secondo un topos tipicamente rinascimentale.
Bellincioni fu anche ritratto da Leonardo, in un disegno che servì da modello per la xilografia dell'edizione delle rime del 1493.
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