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Firenze nel Rinascimento fu uno dei centri culturali, politici ed economici più importanti d'Europa. Questo periodo, che va approssimativamente dal XIV al XVI secolo, vide la città fiorentina trasformarsi in un vivace crogiolo di idee, innovazione artistica e fermento intellettuale.
Verso la metà del secolo XIV Firenze fu sconvolta dalle guerre di fazione fra guelfi e ghibellini, i cui scontri erano quasi all'ordine del giorno; in seguito nella città ci fu il fallimento, della banca dei Bardi, che causò un grave tracollo economico. Firenze così perse la sua stabilità e nel 1342 fu sottomessa al Duca d'Atene, perdendo anche la sua indipendenza comunale; la città fu poi investita da una pestilenza (1347) che ne decimò la popolazione.
Chi erano i Guelfi?
I Guelfi erano una delle due principali fazioni politiche e sociali della Firenze medievale e rinascimentale, insieme ai Ghibellini. Il conflitto tra queste due fazioni era una costante nella politica italiana del tempo.
I Guelfi erano originariamente sostenitori del papato e dei suoi interessi politici e religiosi, mentre i Ghibellini erano sostenitori dell'Imperatore del Sacro Romano Impero. Il nome "Guelfi" derivava da "Welf", una famiglia nobile tedesca che si oppose agli Hohenstaufen, dinastia imperiale tedesca.
Nel contesto fiorentino, il conflitto tra Guelfi e Ghibellini rifletteva le tensioni interne alla città tra i sostenitori della Chiesa cattolica e coloro che favorivano l'autorità imperiale. Tuttavia, nel corso del tempo, le fazioni politiche in Italia assunsero connotazioni diverse e spesso erano associate a interessi locali e personali.
I Guelfi si divisero ulteriormente in diverse sottofazioni, tra cui i "Bianchi" e i "Neri" a Firenze, che combatterono aspramente per il controllo della città nel XIII secolo, contribuendo a instabilità politica e sociale.
Chi erano i Ghibellini?
I Ghibellini erano una delle due principali fazioni politiche e sociali della Firenze medievale e rinascimentale, insieme ai Guelfi. Il termine "Ghibellini" derivava dal nome "Waiblingen", una città dell'attuale Germania, sede di un castello imperiale degli Hohenstaufen, una famiglia nobile tedesca.
Contrariamente ai Guelfi, i Ghibellini erano sostenitori dell'Impero del Sacro Romano Impero e degli Hohenstaufen, che erano spesso in conflitto con il papato per il controllo politico e territoriale dell'Italia e dell'Europa. Il conflitto tra Guelfi e Ghibellini rifletteva le tensioni politiche e religiose del tempo, con i Guelfi che sostenevano il papato e i Ghibellini che favorivano l'autorità imperiale.
Nel contesto fiorentino, i Ghibellini erano spesso in conflitto con i Guelfi per il controllo della città e per la supremazia politica. Come i Guelfi, anche i Ghibellini si divisero in diverse fazioni e sottogruppi, con interessi e alleanze variabili nel corso del tempo.
Nel corso del Rinascimento, le distinzioni tra Guelfi e Ghibellini persero gradualmente rilevanza, e le fazioni politiche si trasformarono in coalizioni più ampie e variegate, con l'affermarsi di nuove dinamiche politiche e sociali. Tuttavia, le divisioni e i conflitti tra le fazioni rimasero un elemento significativo della politica italiana fino ai tempi moderni.
Tutti questi avvenimenti portarono al decadimento le istituzioni del Comune, che lasciò il posto alla oligarchia nobiliare: il Comune, non essendo più in grado di reggersi, cominciò a chiedere aiuto alle famiglie di antica casata, che di fatto presero sempre più potere all'interno della città. In particolare a Firenze emerse la famiglia dei Medici; nel 1434 il fondatore della Signoria fiorentina, Cosimo il Vecchio, rese ereditaria la, sua posizione di capo effettivo della città, pur non sovvertendo totalmente l'assetto comunale.
Ascesa della famiglia Medici:
La famiglia Medici è stata una delle più potenti e influenti famiglie del Rinascimento italiano, originaria di Firenze.
Le origini della famiglia Medici risalgono al XII secolo, quando iniziarono ad emergere come mercanti e banchieri a Firenze. Grazie alle loro abilità finanziarie e commerciali, i Medici accumularono una grande ricchezza e ottennero un notevole prestigio nella città.
nel XV secolo, i Medici divennero la famiglia più potente di Firenze. Cosimo de' Medici, detto "il Vecchio", fu il primo membro della famiglia a esercitare un notevole potere politico ed economico, grazie alla sua abilità nel governo della città e al suo mecenatismo culturale. Successivamente, i suoi discendenti, come Lorenzo il Magnifico e i papi Leone X e Clemente VII, consolidarono ulteriormente il potere dei Medici a Firenze e oltre.
L'ascesa della famiglia Medici rappresenta uno degli episodi più significativi della storia di Firenze nel Rinascimento. Ecco un riassunto dei principali eventi che hanno caratterizzato questo periodo:
la famiglia Medici, di origini umili, iniziò ad emergere come banchieri e commercianti a Firenze nel XIII secolo. Grazie alle loro abilità finanziarie e alla rete di relazioni commerciali, i Medici accumularono una considerevole ricchezza e influenza nella città.
nel XIV secolo, i Medici iniziarono a giocare un ruolo sempre più attivo nella politica fiorentina, guadagnando posizioni di potere e influenzando le decisioni del governo cittadino. L'ascesa politica dei Medici fu in parte favorita dalla loro stretta relazione con la Chiesa cattolica e il papato.
Uno dei membri più importanti della famiglia Medici fu Cosimo de' Medici, detto "il Vecchio". Cosimo riuscì a consolidare il potere della famiglia attraverso alleanze politiche, mecenatismo culturale e sottili manovre politiche. Sotto il suo governo, Firenze divenne un importante centro culturale e finanziario del Rinascimento.
un altro membro di spicco della famiglia fu Lorenzo de' Medici, detto "il Magnifico". Lorenzo fu un grande mecenate delle arti e delle lettere, sostenendo artisti e scrittori del calibro di Botticelli, Michelangelo e Leonardo da Vinci. Il suo mecenatismo contribuì notevolmente al fiorire dell'arte e della cultura fiorentina.
i Medici furono importanti mecenati delle arti, della letteratura e della cultura nel Rinascimento. Sostennero artisti del calibro di Michelangelo, Donatello, Botticelli e Leonardo da Vinci, promuovendo un periodo di grande fioritura artistica e intellettuale a Firenze. i Medici furono anche una famiglia di banchieri di successo. Gestirono una rete bancaria internazionale che forniva servizi finanziari a regnanti, aristocratici e commercianti in tutta Europa. La loro influenza finanziaria contribuì alla crescita economica e alla prosperità di Firenze.
Governarono Firenze per quasi tre secoli, ma alla fine del XVI secolo il loro dominio fu minacciato da conflitti politici interni e dalle pressioni esterne dei rivali. Nel 1737, l'ultimo granduca mediceo, Gian Gastone de' Medici, morì senza eredi diretti, ponendo così fine al governo mediceo della città.
Firenze nel Rinascimento fu il centro di un fervente attività artistica. Artisti del calibro di Giotto, Brunelleschi, Donatello, Michelangelo, Botticelli e Leonardo da Vinci, tra gli altri, fiorirono in questa città, producendo opere che ancora oggi sono considerate tra i capolavori più significativi della storia dell'arte.
Fu anche un importante centro letterario e filosofico nel Rinascimento. Intellettuali come Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio e Niccolò Machiavelli, tra gli altri, contribuirono alla crescita della cultura e della letteratura italiana.
Il Rinascimento fiorentino fu caratterizzato da un rinnovato interesse per la conoscenza scientifica e per il pensiero umanistico. A Firenze, scienziati come Galileo Galilei e matematici come Leonardo Fibonacci svolsero un ruolo significativo nello sviluppo della scienza e della matematica.
Firenze era anche una città politicamente turbolenta durante il Rinascimento, con lotte per il potere tra le famiglie nobiliari e i vari governanti che si succedevano. Le lotte interne alla città, così come i conflitti esterni con altre città-stato italiane, fecero parte della realtà quotidiana dei fiorentini.
In conclusione, Firenze nel Rinascimento fu un'epoca di straordinario fermento artistico, culturale e intellettuale. Il suo patrimonio artistico e architettonico, insieme alle sue idee innovative e al suo spirito di ricerca, hanno lasciato un'impronta indelebile sulla storia dell'arte e della cultura occidentale.
La famiglia Pazzi
La famiglia Pazzi fu una delle famiglie più influenti di Firenze durante il Rinascimento, nota soprattutto per il loro coinvolgimento nella congiura contro i Medici, un evento storico che ebbe conseguenze significative per la politica fiorentina. Ecco una panoramica della storia della famiglia Pazzi:
La famiglia Pazzi era una delle famiglie fiorentine più antiche e rispettate, che risaliva almeno al XIII secolo. Erano banchieri di successo e commercianti, e la loro ricchezza e influenza aumentarono nel corso dei secoli.
I Pazzi erano attivamente coinvolti nella politica di Firenze e avevano rapporti con altre famiglie nobiliari e potenti della città. Erano spesso in competizione con i Medici per il controllo della città e per l'influenza politica.
Il momento più famoso nella storia dei Pazzi è la congiura contro i Medici del 1478. I Pazzi, con il sostegno di alcune famiglie nobiliari e di Papa Sisto IV, complottarono per assassinare Lorenzo de' Medici e suo fratello Giuliano durante una messa in Duomo. L'attentato contro Giuliano ebbe successo, ma Lorenzo riuscì a scampare. Tuttavia, il popolo fiorentino si ribellò contro i Pazzi e il loro alleato principale, Francesco Salviati, arcivescovo di Pisa, venne linciato.
La congiura dei Pazzi fallì e portò a severe ritorsioni contro la famiglia. Molti membri della famiglia furono giustiziati e i loro beni furono confiscati. La famiglia perse gran parte della sua influenza politica e la sua reputazione fu devastata.
Nonostante il loro fallimento e la loro caduta in disgrazia, il nome dei Pazzi rimase legato per sempre a uno dei più famosi eventi politici della storia fiorentina. La congiura dei Pazzi ebbe un impatto duraturo sulla politica di Firenze e sulle relazioni tra le famiglie nobiliari. La famiglia sopravvisse, ma non riuscì mai a recuperare la sua antica grandezza.
L'Accademia fiorentina delle arti e delle scienze,
nota anche come Accademia Neoplatonica, fu fondata da Cosimo de' Medici nel 1471 a Firenze. Questa istituzione fu creata per promuovere lo studio e la ricerca nelle arti, nelle scienze umanistiche e nella filosofia, ispirandosi ai principi del Neoplatonismo.
L'Accademia fu un importante centro intellettuale durante il Rinascimento fiorentino, attirando alcuni dei più eminenti pensatori e studiosi del tempo. Tra i suoi membri più illustri vi furono Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Angelo Poliziano e Giovanni Cavalcanti.
Questi intellettuali discutevano di filosofia, teologia, matematica, astronomia e altre discipline, contribuendo al fermento culturale e alla rinascita dell'apprendimento che caratterizzavano Firenze in quel periodo.
Cosimo de' Medici finanziò generosamente l'Accademia e sostenne le sue attività, riconoscendo l'importanza della cultura e della conoscenza per il progresso della città e per la promozione della propria famiglia. L'Accademia fiorentina delle arti e delle scienze ebbe un impatto duraturo sulla cultura e sull'intelletto del Rinascimento italiano, contribuendo al consolidamento della reputazione di Firenze come centro culturale e alla diffusione delle idee rinascimentali in tutta Europa.
Firenze e Leonardo da Vinci
Nell'anno 1508, alla fine del suo secondo periodo fiorentino, Leonardo da Vinci risulta abitasse in Firenze, nell'allora via degli Spadai, che oggi è chiamata via dè Martelli. La strada inizia da piazza San Giovanni, vicino all'attuale battistero di San Giovanni, fino a giungere in via Cavour vicino al Palazzo Medici Riccardi.
In questa casa Leonardo abitava insieme allo scultore Giovan Francesco Rustici, che anche lui, come Leonardo, lavorò presso la bottega del Verrocchio. Inoltre divideva la casa anche con l'amico Piero di Braccio Martelli, già noto in quei tempi per i suoi studi scientifici. E' molto probabile che, visti i rapporti di amicizia fraterna, Leonardo abbia accettato di buon grado di vivere con i suoi amici.
Oggi la casa Martelli dove visse Leonardo nel 1508 è stata conglobata nel complesso edilizio facente parte del Regio Liceo-Ginnasio Galileo a Firenze, che successe alle scuole degli Scolopi.
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