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1334
Fondato nel 1334 da un monaco dell'abbazia di Monte Oliveto Maggiore, il monastero venne poi ampliato nel
1377
il monastero venne poi ampliato nel col terreno donato da Bartolomeo Capponi (1420-1497) nobile e politico fiorentino durante il Rinascimento.
Proveniva dalla nobile famiglia Capponi di Firenze, una delle famiglie più influenti della città durante il Rinascimento. La sua famiglia aveva una lunga tradizione politica e militare, e aveva giocato un ruolo significativo nella politica fiorentina.
Capponi ebbe un ruolo importante nella politica interna della Repubblica fiorentina. Fu coinvolto in varie fasi della storia politica di
artolomeo Capponi morì nel 1497, lasciando un'eredità di servizio pubblico e leadership politica a Firenze. La sua famiglia continuò a svolgere un ruolo importante nella vita politica della città per molti anni a venire, contribuendo alla storia e alla cultura fiorentina durante il Rinascimento e oltre.
1454
e fu poi edificato nelle forme michelozziane. Le "forme michelozziane" si riferiscono allo stile architettonico e alle caratteristiche distintive associate all'architetto fiorentino Michelozzo di Bartolomeo (1396-1472). Michelozzo è stato uno dei principali architetti del Rinascimento fiorentino e ha influenzato notevolmente lo sviluppo dell'architettura rinascimentale.
1487
Iniziò la costruzione della chiesa sotto la guida di Benedetto da Rovezzano e venne completata nel XVI secolo.
Chi era San Bartolomeo?
San Bartolomeo è tradizionalmente considerato uno degli apostoli di Gesù, anche se nelle Scritture il suo nome appare principalmente nei vangeli sinottici (Matteo, Marco e Luca) solo come Bartolomeo. Il Vangelo di Giovanni menziona un discepolo di nome Natanaele, che alcuni interpretano come lo stesso apostolo noto come Bartolomeo. La tradizione cristiana ha solitamente identificato Natanaele con Bartolomeo.
Il nome completo, Bartolomeo, potrebbe aver indicato originariamente il suo patrocinio a San Bartolomeo, ma questo non è certo. La sua festa, condivisa con San Filippo, è celebrata il 24 agosto nella liturgia cristiana.
La tradizione e la leggenda attribuiscono a Bartolomeo attività missionaria in diverse regioni del mondo, tra cui l'India e l'Armenia. La tradizione cristiana ortodossa narra che sia stato martirizzato, anche se le circostanze della sua morte non sono chiare. Una leggenda racconta che sia stato scuoiato vivo durante un martirio, motivo per cui è spesso raffigurato nelle rappresentazioni artistiche con la sua pelle.
La vita degli apostoli, inclusa quella di Bartolomeo, è principalmente nota attraverso tradizioni e leggende, poiché molte informazioni dettagliate non sono fornite nei testi biblici canonici. La venerazione di San Bartolomeo è radicata nella storia della Chiesa cristiana, e la sua figura è commemorata in diverse denominazioni cristiane con cerimonie liturgiche e celebrazioni.
La chiesa è dedicata a San Bartolomeo, uno degli apostoli di Gesù. È situata vicino all'Abbazia di Monte Oliveto, fondata nel 1344, da cui deriva il nome "Monte Oliveto".
1725
Vi fu un ulteriore intervento relativo agli interni
1955
L'interno, ad unica navata con volte a crociera, conserva l'affresco dell'Ultima Cena (e sinopia) del Sodoma (1515 ca.), staccato dal refettorio, affreschi di Bernardino Poccetti (1608 ca.) e l'affresco staccato della Deposizione di Cristo (e sinopia) di Ulisse Giocchi.
Numerose sono le tele di importanti pittori soprattutto manieristi, come il Cristo e la Emorroissa, sull'altare maggiore del Poppi l'Assunzione di Maria di Domenico Passignano (1592), la Vergine in gloria col Bambino e santi di Girolamo Macchietti (seconda metà del Cinquecento), il Beato Bernardo Tolomei di Simone Pignoni, la Santa Francesca Romana di Fabrizio Boschi (1610).
Notevoli le due acquasantiere figurate, a destra con la Vestale Tuccia, di Giovanni Battista Caccini, a sinistra con Claudia, del fiammingo Francesco Bostrinis (1676).
La Basilica di San Bartolomeo a Monte Oliveto presenta uno stile architettonico rinascimentale e contiene opere d'arte di vari artisti fiorentini dell'epoca, tra cui Benedetto da Maiano, Neri di Bicci e Rossellino. Uno degli elementi distintivi della chiesa è il portico a due piani che ospita numerose cappelle.
La storia della chiesa è legata anche a quella dell'Ordine Benedettino di Monte Oliveto, che ebbe un ruolo importante nella sua fondazione. L'ordine aveva la sua origine presso l'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore in Toscana e aveva una presenza significativa a Firenze.
Nel corso dei secoli, la Basilica di San Bartolomeo a Monte Oliveto ha subito varie ristrutturazioni e modifiche. Oggi, la chiesa è aperta al pubblico e rappresenta un esempio notevole dell'architettura rinascimentale a Firenze. I visitatori possono ammirare le opere d'arte e l'architettura della chiesa mentre esplorano la storia cristiana e artistica della città.
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