PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
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LEONARDO DA VINCI: LEGGE DI NATURA
La legge di natura
J. 18r a
La natura è piena d'infinite ragioni che non furon mai in isperienzia.
C. A. 147v a
Nessun effetto è in natura sanza ragione; intendi la ragione e non ti bisogna sperienzia.
C. 23v
Natura non rompe sua legge.
C. 23v
La natura è costretta dalla ragione della sua legge, che in lei infusamente vive.
For. III 43v
La necessità è maestra e tutrice della natura.
La necessità è tema inventrice della natura, è freno e regola eterna.
For. III 38r
Ogni corpo è composto di quelli membri e omori, i quali sono necessari al suo mantenimento, la quale necessità è bene conosciuta e a quello riparato dalla anima che tal forma di corpo a sua abitazione per uno tempo ha eletta.
Vedi il pesce che per la continua confregazione che per necessità esso fa coll'acqua, dalla sua anima, figliola della natura, è provveduto partorire per la porosità che si truova infra le commessure delle scaglie, certo vischioso sudore, il quale malagevolmente da esso pesce si divide e fa quello offizio col pesce che fa la pece col navilio.
C. A. 119v a
Delle membra. Se la natura avesse ferma una sola regola nella qualità dello membra, tutti i visi delli omini sarebbono in modo simiglianti, in tal modo che l'un dall'altro non si potrebbe conoscere. Ma ell'ha'n tal modo variato i cinque membri del volto, che, ben ch'a l'abbi fatto regola quasi universale a la lor grandezza, lei non li ha osservati nelle qualità in modo tale, che l'un dall'altro chiaramente conoscere si può.
For. III 44v
Il coltello, accidentale armadura, caccia dall'omo le sua unghie, armadura naturale.
For. III 20v
La natura pare qui in molti o di molti animali stata più presto crudele matrigna che madre e d'alcuni non matrigna ma piatosa madre.
H. 89v
Facciàno nostra vita coll‘altrui morte. – In nella cosa morta riman vita dissensata, la quale ricongiunta alli stomaci de‘ vivi ripiglia vita sensitiva e ‘ntellettiva.
An. B 2v
La idea, over imaginativa, è timone e briglia de‘ sensi, imperò che la cosa imaginata move il senso.
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