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LEONARDO DA VINCI E LEON BATTISTA ALBERTI
Leon Battista Alberti (Genova, 14 febbraio 1404 – Roma, 25 aprile 1472) è stato un architetto, scrittore, matematico, umanista, crittografo, linguista, filosofo e musicologo italiano; fu una delle figure artistiche più poliedriche del Rinascimento.
Alberti fu un importante architetto rinascimentale. La sua opera più celebre è forse la facciata della Basilica di Santa Maria Novella a Firenze, un esempio di architettura rinascimentale che incorpora proporzioni classiche e simmetria.
Fu un umanista e apprezzava l'antichità classica. Si interessò alla filosofia, alla letteratura e alle arti classiche, e cercò di applicare i principi classici alle sue opere.era un intellettuale poliedrico che aveva una solida formazione nelle arti liberali, che includevano anche la matematica. Durante il Rinascimento, l'educazione umanistica prevedeva lo studio della geometria e dell'aritmetica come parte integrante del curriculum, e molti artisti e studiosi rinascimentali possedevano una comprensione base dei principi matematici.
Letteratura e Filosofia: Alberti scrisse anche opere letterarie, tra cui poesie e prose in latino. In campo filosofico, il suo pensiero era influenzato dal platonismo e dall'umanesimo.
Alberti aveva una solida formazione matematica. Tra le sue opere si trova anche "De commodis litterarum atque incommodis", dove trattò argomenti matematici.
La sua figura è emblematica dell'uomo rinascimentale, in grado di spaziare in diverse discipline e di integrare conoscenze provenienti da diverse fonti per contribuire al fermento intellettuale del periodo.
Noto soprattutto per i suoi trattati sull'arte e sull'architettura, che hanno avuto un impatto significativo sulla teoria e sulla pratica artistiche durante il Rinascimento italiano. Tra i più importanti trattatti, scrisse:
1). "De pictura" (Sulla pittura): questo trattato, scritto intorno al 1435, è una delle opere fondamentali della teoria artistica rinascimentale. Alberti esplora i principi della prospettiva lineare, dell'anatomia umana, della composizione e della luce e dell'ombra. Questo testo è stato cruciale per la diffusione della prospettiva nel mondo dell'arte.
2). "De re aedificatoria" (Sulla costruzione delle opere): scritto tra il 1443 e il 1452, è considerato uno dei testi più importanti sull'architettura rinascimentale. Alberti affronta una vasta gamma di argomenti, inclusi i principi della simmetria, dell'ordine architettonico, della progettazione urbana e della costruzione di edifici. Quest'opera ha avuto un'enorme influenza sull'architettura rinascimentale e successive.
3). "De statua" (Sulla scultura): questo trattato sull'arte della scultura, scritto intorno al 1460, esplora i principi della forma e della composizione scultorea. Alberti discute delle tecniche di modellatura, del significato simbolico delle opere d'arte e dell'importanza della bellezza e dell'espressione.
4). "Della famiglia" (Sulla famiglia): scritto intorno al 1434, è un'opera di filosofia morale e sociale che esplora i doveri e le responsabilità dei membri della famiglia. Sebbene non sia strettamente un trattato artistico, riflette comunque le idee di Alberti sull'ordine, l'armonia e la bellezza, che erano temi centrali anche nei suoi scritti sull'arte e sull'architettura.
5). "De commodis litterarum atque incommodis": scritto nel 1429, è una delle prime opere sull'educazione umanistica e sul valore della conoscenza nel Rinascimento.
In questo trattato, Alberti esplora il valore dell'istruzione e della conoscenza, discutendo sia i benefici che i rischi associati all'apprendimento. Egli riconosce i vantaggi delle arti liberali e della cultura umanistica nel promuovere lo sviluppo intellettuale e morale degli individui, ma allo stesso tempo avverte dei pericoli dell'ignoranza e della conoscenza mal indirizzata.
Sottolinea l'importanza di una formazione equilibrata, che incoraggi lo sviluppo delle capacità intellettuali, etiche e pratiche. Egli enfatizza anche il ruolo degli insegnanti e dei genitori nel guidare gli studenti verso una conoscenza utile e virtuosa.
"De commodis litterarum atque incommodis" è un importante documento che riflette le concezioni rinascimentali sull'istruzione e sull'apprendimento, influenzando le pratiche educative e la filosofia dell'istruzione durante quel periodo e oltre.
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