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1502, 1 agosto
Leonardo è a Pesaro dove segnala “la libreria” che era custodita nel Palazzo Ducale di Giovanni Sforza. Durante il Rinascimento, molte corti e palazzi nobiliari possedevano ricche biblioteche che custodivano manoscritti, libri stampati e altri testi preziosi. Tuttavia, non ho informazioni specifiche sulla presenza di una libreria all'interno del Palazzo Ducale di Pesaro durante quel periodo.
Il Palazzo Ducale di Pesaro è uno dei più importanti edifici storici della città e ha una lunga e affascinante storia che si estende per diversi secoli.
Le origini del Palazzo Ducale risalgono al XIV secolo, quando la famiglia Malatesta, una delle famiglie nobili più potenti della regione, commissionò la costruzione di una residenza fortificata. Questo edificio iniziale, noto come "Rocca Costanza", costituiva il nucleo originale del palazzo.
Nel XV secolo, il Palazzo Ducale divenne la residenza della famiglia Sforza, dopo che Costanzo I Sforza, signore di Pesaro, sposò Camilla d'Aragona e ottenne il controllo della città. I Sforza ampliarono e trasformarono il palazzo, trasformandolo in una dimora signorile rinascimentale.
Durante il Rinascimento, il Palazzo Ducale subì notevoli trasformazioni architettoniche e decorative. Fu arricchito con affreschi, arredi sontuosi e giardini rinascimentali. Numerosi artisti e artigiani contribuirono alla sua decorazione, tra cui Girolamo Genga e Giovanni Santi, padre di Raffaello.
Nel XVI secolo, Pesaro e il suo Palazzo Ducale passarono sotto il controllo diretto della Chiesa cattolica, diventando parte dello Stato della Chiesa. Durante questo periodo, il palazzo fu sottoposto a ulteriori lavori di restauro e miglioramento.
Nel corso dei secoli successivi, il Palazzo Ducale continuò ad essere utilizzato come residenza dai vari governanti che si succedettero a Pesaro. Nel XIX secolo, con l'avvento dell'era moderna, il palazzo perse la sua funzione residenziale e divenne sede di istituzioni pubbliche e culturali.
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