PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
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La scrittura speculare
è un sistema di scrittura che consiste nello scrivere le lettere come se fossero riflesse da uno specchio, (nel sistema occidentale, perciò, da destra verso sinistra, ed è infatti chiamata anche grafia sinistrorsa).
La scrittura speculare, o scrittura speculare invertita, è una forma di scrittura in cui le lettere o le parole sono scritte in modo che possano essere lette correttamente solo quando si guardano in uno specchio. Questo tipo di scrittura è noto anche come scrittura speculare retrograda o scrittura da destra a sinistra.
Leonardo da Vinci è famoso per aver utilizzato la scrittura speculare nei suoi appunti e nei suoi diari personali. Scrivendo da destra a sinistra, spesso utilizzava uno specchio per leggere ciò che aveva scritto. Questo approccio serviva a mantenere una certa privacy nei suoi appunti, poiché la maggior parte delle persone leggendo la sua scrittura senza uno specchio avrebbe trovato difficile comprendere immediatamente il testo.
La scrittura speculare non è solo un mezzo di criptazione, ma può essere anche una forma di sfida intellettuale o un modo per esercitare la mente. Alcuni studiosi suggeriscono che Leonardo utilizzasse questa tecnica per nascondere le sue scoperte scientifiche e le sue idee più private.
La scrittura di Leonardo:
Leonardo da Vinci era noto per utilizzare uno stile di scrittura speculare o speculare inversa in molti dei suoi appunti e quaderni. Questo significa che scriveva da destra a sinistra, invertendo la direzione normale della scrittura. Questo stile rende difficile la lettura diretta del suo testo, richiedendo uno specchio o la lettura riflessa per decifrarlo.
La scrittura speculare di Leonardo potrebbe essere stata un modo per mantenere i suoi appunti e le sue idee in segreto o per impedire la lettura da parte di chiunque potesse guardare i suoi documenti. La sua abitudine di scrivere in questo modo potrebbe essere stata influenzata dalla sua natura riservata e dal desiderio di proteggere le sue osservazioni e scoperte.
Questo stile di scrittura speculare ha aggiunto un livello di complessità alla decifrazione dei suoi manoscritti, ma ha anche contribuito a creare una certa aura di mistero attorno alla figura di Leonardo da Vinci. La sua scrittura speculare è una delle caratteristiche distintive dei suoi Quaderni, che contengono una vasta gamma di appunti su arte, scienza, anatomia, ingegneria e molte altre discipline.
1^ ipotesi:
Secondo alcuni Leonardo scriveva così perché era diventato mancino in seguito a un incidente e dunque lo trovava un metodo comodo.
2^ ipotesi:
Secondo altri avrebbe scoperto in gioventù il piacere della scrittura speculare e poi coltivato questo stile come vezzo, in uso nel XV secolo.
3^ ipotesi:
Leonardo presenta una delle caratteristiche della dislessia, quella cioè di considerare la parola scritta come un insieme, una figura che lui riproduceva in maniera speculare. La dislessia è un disturbo che colpisce bambini, provocando una difficoltà nell’apprendere a leggere ed a scrivere. I bambini dislessici confondono le lettere , le omettono , le scrivono alla rovescia o le mettono nell’ordine sbagliato.
4^ ipotesi - accreditata:
Leonardo non scriveva in modo speculare per non farsi leggere. Secondo diverse teorie Leonardo scriveva specularmente semplicemente per il suo gusto silistico, per una forma che lui riteneva personalmente più pratica.
Se si fa attenzione, infatti, non è difficile tradurre lo scritto di Leonardo; basta un pò di occhio e pochi minuti per capire i senso e dopo…tutto è semplice.
Quindi secondo noi Leonardo voleva semplicemente rendere un pochino" complicato" il leggere da parte di altre persone i suoi appunti, ma se avesse voluto davvero renderli "criptici" non avrebbe certamente utilizzato la scrittura speculare.
Come si legge la scrittura speculare?
La scrittura speculare è un sistema di scrittura che consiste nello scrivere le lettere come se fossero riflesse da uno specchio, (nel sistema occidentale, perciò, da destra verso sinistra, ed è infatti chiamata anche grafia sinistrorsa). Un codice di Leonardo da Vinci sul volo degli uccelli, in scrittura speculare.La lettura della scrittura speculare, o speculare, richiede un processo di inversione mentale delle lettere o delle parole rispetto alla loro posizione normale. Ciò significa che devi immaginare di vedere le lettere riflesse in uno specchio e interpretarle di conseguenza. Può richiedere un po' di pratica per abituarsi a leggere in questo modo, ma con il tempo diventa più facile.
Un consiglio utile è quello di concentrarsi sulla forma generale delle parole anziché sulle singole lettere. Inoltre, puoi provare a scrivere delle parole al contrario su un foglio di carta e praticare la lettura di esse come se fossero riflessi in uno specchio.
Un nuovo studio arriva dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. L'istituto centrale dipendente dalla Direzione generale educazione e ricerca del Ministero per i beni e le attività culturali ha analizzato il Paesaggio di Leonardo da Vinci noto come 8P dal suo numero d’inventario, considerato da molti il primo disegno noto dal grande artista e scienziato toscano, senz'altro il primo lavoro recante una data (5 agosto 1473).
Nel documento ci sono due scritte, una sul fronte, tracciata da destra verso sinistra, “Dì di s[an]ta Maria della neve / addj 5 daghossto 1473” e un’altra sul retro, da sinistra verso destra, "Io, Morando d'Antoni, sono chontento" (l’abbozzo di una formula contrattuale). Il paragone delle due frasi - scritte con lo stesso inchiostro - con diversi altri testi autografi di Leonardo ha fornito prove sull'ambidestria. Entrambe le calligrafie sono caratterizzate da numerosi tratti chiave comuni, inequivocabilmente riconducibili allo stile unico di Leonardo.
Leonardo Da Vinci, Paesaggio, inv. 8P, recto, scritta da destra verso sinistra
Leonardo Da Vinci, Paesaggio, inv. 8P, verso, particolare scritta da sinistra verso destra
Leonardo firmava le sue opere?
Nel Rinascimento, la pratica di firmare le opere d'arte non era così comune come può esserlo oggi. Ciò può essere attribuito a vari fattori culturali, sociali e concettuali dell'epoca. Ecco alcune ragioni che possono spiegare la mancanza di firme su molte opere d'arte rinascimentali:
La mancanza di firma su molte opere di Leonardo da Vinci è un elemento che ha suscitato domande e dibattiti tra gli storici dell'arte. Ci sono diverse teorie che cercano di spiegare la scelta di Leonardo di non firmare molte delle sue opere:
Nel Rinascimento, l'idea dell'artista come creatore individuale stava emergendo. Tuttavia, molti artisti di questo periodo erano ancora fortemente influenzati dalla tradizione artigianale, dove spesso l'opera d'arte era il risultato di un processo collaborativo. La mancanza di firma poteva riflettere una concezione più collettiva del processo creativo.
Nelle prime fasi del Rinascimento, l'arte era spesso vista come un mestiere artigianale più che come un'attività intellettuale o creativa individuale. Gli artisti facevano spesso parte di botteghe in cui vi era una collaborazione tra maestri e allievi. La firma individuale potrebbe non essere stata considerata così essenziale.
Molte opere d'arte del Rinascimento erano commissionate da mecenati, chiese o istituzioni. La committenza spesso determinava il soggetto, lo stile e l'esecuzione dell'opera, e la firma dell'artista poteva essere considerata meno rilevante rispetto al risultato finale richiesto dal committente.
Leonardo potrebbe aver scelto di non firmare molte delle sue opere per aggiungere un tocco di mistero e per renderle più universali. La sua fama era tale che la mancanza di firma non pregiudicava il riconoscimento delle sue opere.
Alcuni studiosi suggeriscono che Leonardo potrebbe aver attribuito più importanza al processo creativo che al prodotto finito. La mancanza di firma potrebbe riflettere la sua attenzione alla ricerca, alla sperimentazione e all'apprendimento continuo.
Leonardo aveva una bottega con numerosi allievi e collaboratori. La mancanza di firma potrebbe aver facilitato l'attribuzione di opere a lui o alla sua cerchia, poiché l'assenza di firma consentiva una certa flessibilità nell'assegnare autenticità.
In generale, la mancanza di firma di Leonardo su molte opere è uno degli aspetti che rendono più complessa l'attribuzione e l'identificazione di alcune sue creazioni.
Focus sull'opera d'arte in sé: Nel Rinascimento, l'attenzione era spesso concentrata sull'opera d'arte stessa, piuttosto che sull'artista che l'aveva creata. Gli artisti erano talvolta visti come artigiani che mettevano le proprie abilità al servizio dell'opera, e quindi la firma individuale poteva essere di minor importanza.
In molte botteghe, vi era una divisione del lavoro in cui l'opera poteva essere creata da più artisti o assistenti. Questo rendeva più complessa l'attribuzione individuale di un'opera, e la mancanza di firma potrebbe riflettere questa collaborazione.
Dove si trova la firma di leonardo?
La firma di Leonardo da Vinci è presente su alcuni documenti legali e contratti che sono giunti fino a noi. Uno dei documenti più noti è il contratto per la commissione dell'"Adorazione dei Magi", un dipinto che Leonardo non completò mai. In questo documento, la firma appare come "Leonardus Vincius" e porta la data del 1481. Questo contratto è conservato presso la Galleria degli Uffizi a Firenze.
Un altro documento con la firma di Leonardo è la petizione datata 1502, in cui chiedeva al Duca di Milano Ludovico Sforza di essere riconosciuto come ingegnere e architetto militare. Questo documento è noto come il "Libro di pittura" ed è conservato presso la Biblioteca Reale di Torino.
Le firme di Leonardo su documenti legali forniscono una preziosa traccia della sua presenza e delle sue attività, anche se non è comune trovare la sua firma direttamente sulle sue opere d'arte.
fonte: L'invisibile nell'Arte, c/o Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali, Viale Trastevere, 249 00153 Roma
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