PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
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Già Leonardo Da Vinci, nel XV secolo, effettuò studi su apparecchi di respirazione autonoma, sperimentando sistemi per poter lavorare in acqua ad una certa profondità. Il disegno aveva come tema principale una serie di azioni militari progettate contro la flotta nemica, probabilmente turca.
La storia della subacquea prosegue poi con Leonardo Da Vinci che nel XV secolo disegnò attrezzi per poter respirare sott’acqua e nel 1531 Guglielmo di Lorena si immerse con una campana subacquea derivante dai disegni e dai progetti di Leonardo Da Vinci.
Intorno al 1790 i cassonisti, ossia coloro che lavoravano all’interno dei cassoni capovolti e pieni d’aria nelle costruzioni di porti e ponti, iniziarono ad usare i primi compressori successivamente poi usati anche dai palombari. I cassonisti ebbero molti problemi fisici dovuti alle loro immersioni, tant’è che all’epoca queste patologie vennero considerate come delle problematiche legate all’umidità e ad esse veniva dato il nome di “malattia dei cassonisti”. Solo 100 anni dopo si scoprì che, invece, la cosiddetta malattia dei cassonisti non dipendeva dall’umidità bensì dalla pressione dei gas.
Nel 1798 fu il medico Alphonse Gal a scoprire il legame tra pressioni e problemi, il dottore italiano fu probabilmente il primo ad immergersi con l’autorespiratore, allo scopo di approfondire i suoi studi sugli effetti della pressione sul corpo umano.
Egli si immerse con le attrezzature dei palombari, una casacca cerata, delle calzature piombiate, lo scafandro di protezione ed un recipiente contenente aria a pressione sconosciuto, ma si presume che fosse appena sufficiente per poter compiere l’atto della respirazione.
Scafandro per palombaro progettato per il lavoro in immersione e copricapo
In generale, il funzionamento di un palombaro coinvolge una serie di attrezzature, procedure e precauzioni per consentire all'operatore di immergersi in sicurezza e svolgere il proprio lavoro sotto l'acqua.
Preparazione e attrezzatura: Il palombaro si prepara per l'immersione indossando una tuta subacquea, un casco o una maschera con sistema di respirazione, pesi per la stabilizzazione e altre attrezzature necessarie per l'immersione. Inoltre, possono essere necessari dispositivi di comunicazione subacquea per la comunicazione con la superficie.
Immersione e discesa: Una volta equipaggiato, il palombaro entra in acqua e inizia la discesa verso il punto di lavoro. Questo può essere fatto da una piattaforma o da una barca, o anche da terra, a seconda della situazione.
Pressurizzazione della tuta e del casco: Una volta raggiunta la profondità desiderata, la tuta subacquea e il casco vengono pressurizzati per equilibrare la pressione dell'acqua e prevenire l'insorgere della malattia da decompressione.
Esecuzione del lavoro: Una volta pressurizzato, il palombaro può iniziare a eseguire il lavoro previsto, che può includere saldature, tagli, ispezioni, riparazioni o altre attività subacquee.
Comunicazione: Durante il lavoro, il palombaro comunica con i suoi colleghi in superficie tramite un sistema di comunicazione subacquea. Questo consente di coordinare le attività e rispondere a eventuali emergenze.
Monitoraggio e sicurezza: Mentre lavora, il palombaro e il suo team di supporto monitorano costantemente le condizioni di lavoro, inclusa la profondità, la pressione, il tempo di immersione e altri fattori critici. In caso di emergenza o di segnali di problemi, il palombaro può essere sollevato rapidamente in superficie.
Risalita e fine della missione: Una volta completato il lavoro, il palombaro risale in superficie seguendo le procedure di decompressione appropriate per evitare la malattia da decompressione. Una volta in superficie, viene assistito dai suoi colleghi per rimuovere l'attrezzatura e per essere riportato in sicurezza a bordo o a terra.
Questo è solo un'idea generale del funzionamento di un palombaro durante un'immersione subacquea. Le procedure specifiche e le attrezzature utilizzate possono variare a seconda del tipo di lavoro, delle condizioni ambientali e delle normative di sicurezza applicabili. La sicurezza è sempre la massima priorità durante le operazioni subacquee, e i palombari vengono addestrati per affrontare in modo sicuro una vasta gamma di situazioni e emergenze potenziali.
Nel Codice Atlantico della Biblioteca Ambrosiana di Milano al foglio 909 è presente il disegno di uno scafandro da palombaro, progettato da Leonardo per azioni di guerra quali il sabotaggio delle navi nemiche.
Leonardo ha disegnato un autorespiratore subacqueo composto da tubi di canna uniti da cuoio, con anelli d'acciaio per impedire che vengano schiacciati dalla pressione dell'acqua. I tubi sono fissati a una maschera facciale con due fori coperti da vetro all'altezza degli occhi per vedere. Completano l'attrezzatura una giubba, i pantaloni, un otre per la minzione, un galleggiante a forma di campana per mantenere le aperture sopra l'acqua.
Un modello costruito seguendo le indicazioni del disegno di Leonardo fu realizzato da Luigi Tursini negli anni 1951-53 ed è esposto nel Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.
Scafandro per palombaro. Modello di Luigi Tursini, Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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