PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
COOKYE POLICY
In collaborazione con:
leonardodavinci-italy.com - all right reserved 2024 - divisione cultura, Sede legale: Milano Piazza IV Novembre 4, cap 20124 -P.IVA 11463490968 – CCIAA MI 90266 REA 2604702
1505
Tommaso Masini da Peretola, noto anche con lo pseudonimo di Zoroastro (Peretola, 1462 circa – Roma, 1532 circa), fu un amico e collaboratore di Leonardo Da Vinci.
chi è Zoroastro da Peretola?
La figura di Zoroastro da Peretola è avvolta nel mistero e nella leggenda, e la sua storia è tramandata principalmente attraverso narrazioni popolari e tradizioni locali della Toscana, in particolare del quartiere di Peretola, nei pressi di Firenze, Italia.
Secondo le leggende, Zoroastro da Peretola sarebbe stato un alchimista e un mago vissuto nel Medioevo, dotato di poteri misteriosi e conoscenze segrete sull'alchimia e la magia. Si dice che avesse risieduto in una dimora nascosta tra le colline toscane, dove condusse esperimenti alchemici e studiò le arti occulte.
La leggenda racconta che Zoroastro da Peretola fosse in grado di trasformare metalli comuni in oro, di guarire malattie con rimedi alchemici e di prevedere il futuro. Si dice che fosse un personaggio enigmatico, che attirava l'attenzione e la curiosità delle persone per i suoi poteri apparentemente sovrannaturali.
Tuttavia, va sottolineato che le storie su Zoroastro da Peretola sono prevalentemente leggende e non hanno basi storiche verificabili. Il personaggio potrebbe essere stato creato come una figura mitica per dare un senso di fascino e mistero alla storia locale di Peretola e della Toscana.
Nonostante la mancanza di prove storiche concrete, il nome di Zoroastro da Peretola è ancora ricordato e celebrato nella cultura popolare della regione, dove continua a essere oggetto di interesse e curiosità per gli abitanti locali e per i visitatori.
Spesso il nome di “Zoroastro” veniva dato a quei personaggi alquanto strani, non ordinari, spesso sopra le righe.
Era di nuovo a Firenze con Leonardo, come preparatore dei colori per l'affresco "La battaglia di Anghiari", e in quegli anni Masini avrebbe collaudato la "macchina per volare" ideata da Leonardo. Egli avrebbe accettato di lanciarsi dal Monte Ceceri, presso Fiesole, con l'attrezzo ideato da Leonardo. La macchina avrebbe planato per 1000 metri prima di atterrare bruscamente in località Camerata. Il "pilota" Masini riportò una frattura alle gambe. Questo sarebbe stato il primo esperimento di volo ad essere stato documentato (dallo stesso Leonardo) nel Codice sul volo degli uccelli.
da cui si narra Leonardo osservasse il volo degli uccelli
1505
Leonardo lascia ancora una volta Firenze.
L'episodio che lo porterà a questa scelta fu senza dubbio il suo evidente fallimento avvenuto nel salone dei Cinquecento .
E' frustrato per non sentirsi compreso nel suo lavoro. Portò con sé la Gioconda, la sua opera più famosa che proprio a Firenze aveva iniziato a dipingere.
Per segnalazioni su questa pagina clicca qui