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LEONARDO DA VINCI E IL CUORE
Leonardo da Vinci e il Cuore
Leonardo da Vinci fu uno dei primi a studiare l'anatomia del cuore in dettaglio. Le sue osservazioni e i suoi disegni delle strutture interne del cuore, comprese le trabecole, hanno contribuito notevolmente alla comprensione dell'anatomia cardiaca. I suoi studi hanno mostrato un'attenzione meticolosa ai dettagli e una profonda comprensione delle funzioni del cuore.
Le trabecole del cuore rappresentano quindi una componente fondamentale della complessa struttura e funzione del muscolo cardiaco, con importanti implicazioni sia per la fisiologia normale che per la patologia.
Secondo un recente studio internazionale pubblicato su Nature da Politecnico di Milano, Istituto europeo di bioinformatica (Embl-Ebi), Cold Spring Harbor Laboratory, Mrc London Institute of Medical Sciences e Università di Heidelberg, l'intuizione di Leonardo fu decisiva.
Cosa disegnò Leonardo?
Le trabecole.
Le trabecole del cuore sono strutture muscolari interne che si trovano principalmente nei ventricoli del cuore. Si tratta di fasci di tessuto muscolare che formano una sorta di reticolo tridimensionale all'interno delle cavità ventricolari. Esistono due tipi principali di trabecole nel cuore:
Trabecole carnose (trabeculae carneae)
Si trovano principalmente nei ventricoli. Queste strutture sono prominenti fasci di muscolo che si proiettano dalla superficie interna delle pareti ventricolari. Le trabecole carnose aiutano a migliorare l'efficienza del pompaggio del cuore e contribuiscono alla complessa architettura del muscolo cardiaco.
Trabecole muscolari (trabeculae septomarginales)
Una particolare trabecola di questo tipo è la banda moderatrice (o trabecola settomarginale), che si trova nel ventricolo destro. Questa struttura contiene fasci di fibre nervose che trasmettono l'impulso elettrico ai muscoli papillarici anteriori del ventricolo destro, contribuendo alla coordinazione delle contrazioni ventricolari.
Funzione delle Trabecole del Cuore
Aumento della superficie:
e trabecole aumentano la superficie interna dei ventricoli, il che può contribuire a una più efficiente diffusione dell'ossigeno e delle sostanze nutritive.
Prevenzione del collasso
Contribuiscono a prevenire il collasso delle pareti ventricolari durante la contrazione del cuore.
Conduzione dell'impulso elettrico
Alcune trabecole, come la banda moderatrice, aiutano a trasmettere l'impulso elettrico all'interno del cuore, coordinando le contrazioni muscolari necessarie per un'efficace funzione di pompaggio.
Influenza genetica
Studi recenti hanno identificato regioni specifiche del DNA umano che influenzano lo sviluppo dei pattern frattali delle trabecole. Questi pattern non solo migliorano la funzione cardiaca, ma sono anche collegati a meccanismi simili nella ramificazione delle cellule nervose, suggerendo una possibile regolazione comune durante lo sviluppo. Lo dimostra uno studio internazionale pubblicato su Nature da Politecnico di Milano, Istituto europeo di bioinformatica (Embl-Ebi), Cold Spring Harbor Laboratory, Mrc London Institute of Medical Sciences e Università di Heidelberg.
Importanza Clinica
Le anomalie nelle trabecole del cuore possono essere indicative di varie condizioni cardiache. Ad esempio, un ispessimento o una disposizione anomala delle trabecole può essere associato a cardiomiopatie, come la cardiomiopatia ipertrofica. Le trabecole possono anche essere osservate in dettaglio tramite tecniche di imaging cardiaco, come l'ecocardiografia, per valutare la funzione cardiaca e diagnosticare eventuali patologie.
Malattie cardiache
Le anomalie nella forma e nella struttura delle trabecole possono essere associate a diverse condizioni cardiache, come la cardiomiopatia. La comprensione della loro funzione può aiutare a identificare nuovi approcci per il trattamento di malattie cardiovascolari. Ad esempio, la forma delle trabecole è stata collegata al rischio di insufficienza cardiaca, aprendo la strada a nuove ricerche e potenziali terapie
Fonte: Politecnico di Milano, Istituto europeo di bioinformatica (Embl-Ebi), Cold Spring Harbor Laboratory, Mrc London Institute of Medical Sciences e Università di Heidelberg
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