PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
COOKYE POLICY
In collaborazione con:
leonardodavinci-italy.com - all right reserved 2024 - divisione cultura, Sede legale: Milano Piazza IV Novembre 4, cap 20124 -P.IVA 11463490968 – CCIAA MI 90266 REA 2604702
1476, 9 aprile
Viene sporta una denuncia anonima, inserita nel “tamburo” – una specie di cassetta per le lettere attaccata al muro di Palazzo della Signoria – che accusa un orafo adolescente (17 anni) e dedito alla prostituzione maschile, un tal Jacopo Saltarelli (a volte indicato anche come modello di artisti) di essere “parte di cose assai miserabili compiute per compiacere le persone che ne fanno richiesta”; si faceva quindi il nome di quattro persone che avrebbero commesso atti di sesso anale col ragazzo: un sarto di nome Baccino, un certo Bartolomeo di Pasquino, Leonardo Tornabuoni – membro dell’aristocratica famiglia dei Tornabuoni – ed il precoce artista di talento Leonardo da Vinci.
Il nome di Saltarelli era già noto alle autorità, perché un altro uomo era stato condannato per sodomia compiuta su di lui all’inizio di quello stesso anno; le accuse in questo caso furono però respinte in quanto non si prendevano in considerazione quelle avvenute per via anonima.
L’Archivio di Stato di Firenze conserva le due denunce anonime, una del 9 aprile 1476, l’altra del 7 giugno dello stesso anno, I due atti si sono rivelati preziosi perchè, identificando «Lionardo di ser Piero da Vinci» come colui che «sta con Andrea del Verrocchio», sono attualmente le uniche prove documentarie del suo apprendistato presso Andrea Verrocchio. In questo frangente Leonardo che aveva 24 anni, verrà accusato di Sodomìa
7 Giugno
La stessa accusa riappare, sempre in forma anonima, venendo ancora una volta respinta: il requisito legale per avviare il procedimento penale era difatti che fosse firmata.
Tali accuse potevano sì esser fatte in segreto, ma non anonimamente.
Si ipotizza anche che, poiché la famiglia di uno degli accusati, i Tornabuoni, era in stretti rapporti con Lorenzo de Medici, fu esercitata una certa pressione affinché la cosa fosse presto archiviata”.
Denunce per sodomia contro Leonardo da Vinci e altri [1476]
Notifico a voi Signori Officiali come egli è vera cosa che Jacopo Salterelli fratello carnale di Giovanni Salterelli,
sta co' lui all'orafo in Vachereccia, dirimpetto al buco, veste nero, d'età d'anni 17 o circa.
El quale Jacopo va dietro a molte misserie et consente
compiacere a quelle persone che lo richiegono di simili tristizie.
E a questo modo ha avuto a fare di molte cose,
cioè servito parechie dozine di persone, delle quali ne so buon date, et al presente dirò d'alcuno.
- Bartolomeo di Pasquino orafo sta in Vachereccia.
- Lionardo di ser Piero da Vinci sta con Andrea del Verrocchio.
- Baccino farsettaio sta da Orto San Michele in quella via che v'è due botteghe grandi di cimatori, che va alla loggia de' Cerchi, ha aperto bottega di nuovo di farsettaio.
- Lionardo Tornabuoni decto Teri, veste nero.
Questi hanno avuto a soddomitare decto Jacopo,
et così vi fo fede.
absoluti cum conditione ut retamburentur
Da: Archivio di Stato di Firenze, "Uffiziali di Notte", XVIII (2), fol. 46v., 9 aprile 1476.
Citato in: Giuseppina Fumagalli, Eros di Leonardo, Garzanti, Milano 1952, pp. 97-98.
Per segnalazioni su questa pagina clicca qui