PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
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1490
Leonardo da Vinci soggiornò a Pavia, per poi tornarvi ripetutamente negli anni successivi fino al 1513. All’epoca la città era la capitale culturale del Ducato di Milano. Leonardo diede il suo contributo nel cantiere pavese per la costruzione del Duomo, riprodusse scorci pavesi in noti disegni, interessandosi a monumenti come il Regisole, le chiese, il castello.
Leonardo da Vinci fu sicuramente a Pavia insieme a Francesco di Giorgio Martini nella primavera del 1490, spesato dalla fabbrica della nuova cattedrale. Probabilmente fornì pareri per la ricostruzione del tempio - che doveva essere grandioso come la Santa Sofia di Costantinopoli - e, in questo contesto, Leonardo studiò la perduta chiesa di Santa Maria in Pertica, parrocchiale del castello visconteo-sforzesco, edificio a pianta centrale longobardo fonte di ispirazione per i progettisti rinascimentali. Il progetto scelto per il duomo fu quello di Bramante che si può ammirare nel meraviglioso modello ligneo ora presso i locali Musei Civici.
1490, 13 gennaio
Il 13 gennaio Leonardo realizza, «con grand'ingegno et arte», la scenografia per la Festa del Paradiso nel Castello Sforzesco, in onore delle nozze di Isabella d'Aragona con Gian Galeazzo Sforza. Elabora note di idraulica, meccanica, ottica e teoria delle ombre nel Ms. C di Parigi («A dì 23 d'aprile 1490 cominciai questo libro e ricominciai il cavallo»).
Leonardo iniziò a lavorare sul progetto del cavallo di bronzo, creando numerosi disegni preparatori e modelli in argilla. La sua idea era di creare una statua equestre gigantesca in bronzo, una delle prime del suo genere nell'arte rinascimentale. Tuttavia, a causa di complicazioni tecniche e di eventi storici, il progetto non fu mai completato durante la vita di Leonardo.
Dopo la morte di Leonardo, i suoi disegni e i modelli furono dispersi e la statua equestre non venne mai realizzata nel modo da lui immaginato. Nel corso dei secoli, sono state fatte varie interpretazioni e tentativi di completare o ricreare la statua equestre di Francesco Sforza basandosi sui disegni di Leonardo.
1490, 23 aprile
annota nel Codice Atlantico il nome dell'architetto «Maestro Giovanni da Lodi». Si definisce «discepolo dell'esperienza» e scrive le note polemiche dell'«omo sanza lettere» nel Codice Atlantico.
1490
Disegna le proporzioni del corpo umano «secondo Vitruvio» (Venezia, Accademia), caricature e grottesche (Ambrosiana, Windsor, Chatsworth), studi di fontane eroniane e a candelabro, di idraulica e di canalizzazioni in Lombardia.
1490, giugno
Leonardo arriva a Pavia e si trova con Giorgio Martini. Hanno il compito di occuparsi del progetto della cattedrale della città.
1490
Accoglie presso di sé Giovanni Giacomo Caprotti de' Tignosi, «d'età d'anni 10».
1490, giugno
Leonardo si sposta nel pavese per poi arrivare in città, a Pavia, chiamato per offrire i suoi servigi dai fabbricieri del Duomo per una consulenza, che lo ospitarono nell'albergo del Saracino.
Pavia, Piazza della Vittoria, 1d, 27100 - Palazzo dell'ex Albergo del Saracino, luogo dove soggiornò Leonardo da Vinci,
Chi erano i fabbricieri del Duomo?
Si trattava di una delle più antiche e importanti istituzioni italiane dedite alla conservazione e alla valorizzazione di un edificio religioso, in particolare quella del Duomo di Milano.
Vi si recò con Francesco di Giorgio Martini, architetto e autore del Trattato di architettura, che riprendeva il De architectura di Vitruvio.
Leonardo si occupa di un grande progetto curioso dovette trovare particolarmente stimolante la rielaborazione in volgare del testo latino, approfondendo lo studio dell'architettura: di quegli anni è infatti il cosiddetto Manoscritto B (Parigi, Institut de France), dedicato all'urbanistica, all'architettura religiosa e militare.
Il Manoscritto B, In origine era formato da 100 fogli (di circa 23 x 16 cm), fino a quando Guglielmo Libri Carucci dalla Sommaja decise, forse per rivenderli, di staccare diversi fogli e , purtroppo, l’intero Codice sul volo degli uccelli.
Chi era Guglielmo Libri Carucci dalla Sommaja?
Guglielmo Libri (1803-1869) è stato un importante matematico e bibliotecario italiano del XIX secolo. È noto principalmente per i suoi contributi nell'ambito della matematica e della biblioteconomia.
Libri ha ricoperto diverse posizioni di rilievo nel campo della matematica, incluso l'insegnamento presso l'Università di Pisa. Ha lavorato su vari argomenti matematici, tra cui la teoria dei numeri e l'analisi matematica.
Tuttavia, è più famoso per il suo lavoro nel campo della biblioteconomia. Libri è stato bibliotecario presso la Biblioteca Nazionale di Firenze e ha svolto un ruolo fondamentale nella catalogazione e nella conservazione dei manoscritti e dei libri antichi. È stato uno dei pionieri nell'uso di tecniche scientifiche per lo studio e la conservazione dei documenti storici.
appassionato ed espertissimo bibliofilo che amava strappar via dai volumi le pagine che più gli interessavano e conclamato ladro di libri.
Nel 1848 venne formalmente denunciato e nel 1850 la Corte d'appello di Parigi lo condannò in contumacia a dieci anni di prigione. Nello stesso anno fu sostituito da Gabriel Lamé alla cattedra di matematica del Collège de France.
1490, giugno
Prima dell'estate Leonardo si sposta a Milano.
Qui continua lo Studio di proporzioni del corpo di Leonardo da Vinci viene realizzato nel giugno del 1490, nel periodo del soggiorno milanese dell’artista.
«Leon Battista Alberti nel De pictura aveva notato che «Vitruvio architetto misurava la lunghezza dell’omo coi piedi», precisando quindi: «A me pare cosa più degna l’altre membra si riferiscano al capo, benché ho posto mente quasi comune in tutti gli uomini che il piede tanto è lungo quanto dal mento al cocuzzolo del capo».
Leonardo decide di non considerare il riferimento di prendere in considerazione la testa nel disegno, piuttosto sceglie la suddivisione dell'altezza dell'uomo in sei parti con riferimento al piede, facendo però coincidere il sesto dell’altezza con il segmento corporeo che va dalla sommità del capo alla base del collo: «Dal di sopra del petto alla sommità del capo fia il sexto dell’omo». Leonardo individua così anche un distretto anatomico (cranio e vertebre cervicali) ancora oggi studiato in modo unitario». (Salvi 2005, p. 40).
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