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L'architettura rinascimentale
L'architettura nel Rinascimento è stata un momento di grande innovazione e rinnovamento. Caratterizzata dal ritorno agli ideali dell'antica Roma e Grecia, questa epoca ha visto la nascita di nuovi stili architettonici, la riscoperta delle proporzioni classiche e un'enfasi sulle forme geometriche e armoniose.
Si basava sui principi degli ordini architettonici classici (dorico, ionico, corinzio) derivati dall'antica Grecia e Roma. Questi ordini sono caratterizzati da colonne e capitelli specifici.
gli architetti rinascimentali si concentravano sulla ricerca della proporzione ideale e della simmetria nelle loro opere, seguendo i canoni classici.
una delle caratteristiche più distintive dell'architettura rinascimentale è l'uso della cupola, ispirata al Pantheon romano. La cupola è diventata un elemento iconico di molte chiese e edifici rinascimentali. Molti edifici rinascimentali includevano logge aperte e cortili interni, che servivano come spazi pubblici o privati per incontri sociali e eventi.
Sebbene l'architettura rinascimentale fosse nota per la sua sobrietà e razionalità, gli edifici spesso presentavano dettagli decorativi come sculture, bassorilievi e rilievi ornamentali.
Gli architetti rinascimentali si interessavano alla prospettiva e all'ottica, utilizzando queste conoscenze per creare effetti visivi più realistici nelle loro opere.
Alcuni degli architetti rinascimentali più famosi includono Filippo Brunelleschi, che progettò la cupola del Duomo di Firenze, Leon Battista Alberti, autore del trattato architettonico "De re aedificatoria", e Andrea Palladio, noto per i suoi eleganti palazzi e ville venete.
A Milano, Leonardo ottenne solo il titolo di “ingegnarius”, mentre raggiunse quello di architetto e pittore durante la sua seconda permanenza a Firenze, nei primi anni del 1500.
Cosa significa Ingegnarius?
La parola "ingegnarius" è la forma latina per "ingegnere" o "architetto". Durante il Rinascimento e il periodo successivo, gli "ingegnieri" non erano solamente coloro che progettavano strutture come ponti, edifici o fortificazioni, ma anche coloro che si occupavano di varie discipline tecniche e scientifiche, comprese l'idraulica, la meccanica e la costruzione di macchine.
Grazie alla sua amicizia personale con l’architetto senese Francesco di Giorgio Martini, e con lui poté approfondire in maniera significativa le sue conoscenze ingegneristiche e architettoniche. Aveva, infatti, libero accesso agli scritti di Martini, ai quali si dedicò con cura e passione, concentrandosi sul Trattato di architettura militare e civile e perfezionandolo con sue annotazioni. In seguito, Leonardo progettò fortificazioni con grandi bastioni ricchi di angoli per opporsi nel modo più efficace possibile ai colpi di cannone nemici.
Il Vasari in proposito scrisse: «nell’architettura ancora fe’ molti disegni così di piante come d’altri edifizi e fu il primo ancora che, giovanetto, discorresse sopra il fiume Arno per metterlo in canale da Pisa a Fiorenza».
Leonardo e Francesco Giorgio Martini
Quando conobbe l’architetto Francesco Giorgio Martini a Milano intorno al 1498, con il quale instaurò da subito un forte legame di stima e di amicizia. Ebbe modo di approfondire il Trattato di architettura militare e civile che riportava gli studi di architettura e ingegneria. Da questo momento in poi, Leonardo cominciò a progettare, secondo il suo personale modello architettonico, quelli che risulteranno essere i suoi progetti, come ad esempio le fortificazioni militari, progetti di urbanizzazione, piante e mappe topografiche per lo sviluppo urbano, rivisitazione progettuale di chiese e ponti.
Trattato di architettura militare e civile
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