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Pier Soderini (Firenze, 18 maggio 1450 – Roma, 13 giugno 1522) nacque nel 1450 da una famiglia nobile fiorentina. La sua famiglia aveva una lunga tradizione politica e aveva svolto ruoli significativi nella Repubblica fiorentina.è stato un politico italiano .
Nel 1502, Soderini fu eletto gonfaloniere di giustizia, Il gonfaloniere di giustizia era la più alta carica politica nella Repubblica fiorentina durante il Rinascimento.
era il capo dello stato fiorentino e deteneva il potere esecutivo. Era eletto ogni due mesi e poteva essere rieletto solo dopo un intervallo di tempo. Il gonfaloniere presiedeva il Consiglio dei Cento e aveva il potere di convocare le assemblee legislative e di nominare vari funzionari pubblici.
Aveva anche una funzione giudiziaria. Era il capo della magistratura cittadina e aveva il compito di presiedere i tribunali e di garantire l'applicazione delle leggi. Inoltre, aveva il potere di concedere o revocare il perdono e di pronunciare sentenze penali.
Durante periodi di crisi o di conflitto, il gonfaloniere di giustizia assumeva anche il comando delle forze militari della città e dirigeva la difesa della Repubblica fiorentina contro le minacce esterne.
Era considerato il simbolo della stabilità e dell'ordine nella Repubblica fiorentina. La sua elezione rappresentava la volontà del popolo fiorentino e la sua figura era spesso associata alla difesa delle libertà e dei diritti della città.
Durante il suo mandato, Soderini cercò di attuare riforme volte a promuovere la stabilità e il benessere della Repubblica fiorentina. Si impegnò per la promozione della giustizia sociale, la riforma delle istituzioni cittadine e la gestione responsabile delle finanze pubbliche. Tuttavia, la sua amministrazione incontrò anche resistenza interna da parte di potenti famiglie nobiliari e di altri interessi politici.
Una delle sfide più significative affrontate da Soderini fu quella della politica estera, in particolare nei rapporti con altre città-stato italiane e con le potenze straniere. Soderini cercò di mantenere l'indipendenza di Firenze e di bilanciare le alleanze con altre potenze europee, come la Francia, con le pressioni esercitate dalla famiglia Medici, che si era esiliata e che desiderava riconquistare il potere a Firenze.
Il rapporto di Pier Soderini con la famiglia Medici, una delle famiglie più potenti e influenti di Firenze durante il Rinascimento, è complesso e caratterizzato da alti e bassi.
Soderini, come molti altri membri della fazione popolare di Firenze, fu spesso in conflitto con i Medici, che rappresentavano gli interessi della nobiltà e dell'aristocrazia fiorentina. Durante il suo mandato come gonfaloniere di giustizia, Soderini cercò di limitare l'influenza politica della famiglia Medici e di promuovere una forma di governo più democratica e popolare.
Pier Soderini è spesso considerato una figura idealista e progressista nella politica fiorentina del Rinascimento, che cercava di governare la città nel migliore interesse del popolo. Tuttavia, la sua incapacità di gestire efficacemente le crescenti tensioni politiche e la sua debolezza nel fronteggiare le minacce esterne portarono alla caduta del governo repubblicano e alla restaurazione del potere mediceo a Firenze. La sua figura è stata oggetto di valutazioni contrastanti da parte degli storici, con alcuni che lo considerano un eroe della democrazia e altri che lo ritengono un politico incapace.
Il rapporto con Leonardo da Vinci
Leonardo ricevette l’incarico dalla Signoria di Firenze, retta dal Gonfaloniere Pier Soderini, nel 1503. Per molti mesi studiò come rappresentare quella battaglia di Anghiari vinta dai fiorentini contro i milanesi nel 1440, realizzando diversi disegni e uno o più cartoni preparatori. Nel frattempo la Signoria aveva incaricato Michelangelo Buonarroti di rappresentare nella stessa sala una seconda battaglia, vinta dai fiorentini contro i pisani a Cascina nel 1364.
Nel 1505 Leonardo cominciò finalmente a dipingere sulla parete della sala la scena della Battaglia di Anghiari nota come Lotta per lo stendardo, ma il lavoro fu presto interrotto perché, a causa di un difetto della tecnica sperimentale da lui utilizzata, la pittura non si asciugava.
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