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LEONARDO DA VINCI E IL VOLTO DI FANCIULLA
Titolo dell'opera: volto di fanciulla
Data di produzione:1478-1485 circa
Dimensioni: 18.2×16 cm
Conservata presso: Biblioteca Reale di Torino
Soggetto: volto di fanciulla
Tecnica: punta di metallo e biacca su carta preparata (recto)
penna e inchiostro su carta preparata (verso)
Attribuzione: Leonardo da Vinci
Il Volto di fanciulla è un disegno realizzato da Leonardo da Vinci
1952
lo storico dell'arte statunitense Bernard Berenson, definì questo ritratto il "disegno più bello del mondo".
Chi era Berenson?
E' stato senza ombra di dubbio uno dei più influenti storici dell'arte del XX secolo. Studiò all'Università di Harvard, e divenne famoso per la sua capacità di attribuire opere d'arte a specifici artisti del Rinascimento italiano. Il suo metodo di attribuzione si basava su un'analisi attenta dello stile, della tecnica e della qualità artistica delle opere d'arte, nonché sulla sua conoscenza approfondita degli archivi e dei documenti storici.
Berenson acquistò Villa I Tatti, una villa rinascimentale vicino a Firenze, che divenne il suo rifugio e il centro dei suoi studi sull'arte italiana. La villa ospita oggi il Centro di Studi Rinascimentali della Harvard University e la Biblioteca Berenson, che contiene una vasta collezione di libri sull'arte rinascimentale.
Scrisse numerosi libri sull'arte italiana rinascimentale, tra cui opere seminali come "I pittori italiani del Rinascimento" e "L'arte del Rinascimento in Italia centrale". Le sue pubblicazioni hanno contribuito in modo significativo alla comprensione e all'apprezzamento dell'arte rinascimentale da parte del pubblico e degli studiosi.
Berenson ebbe un'influenza duratura sulla critica d'arte e sulla pratica del collezionismo. Le sue attribuzioni artistiche e i suoi giudizi stilistici furono seguiti con grande interesse dai collezionisti d'arte e dagli studiosi di tutto il mondo, e il suo approccio all'analisi dell'arte influenzò generazioni di storici dell'arte successivi. Bernard Berenson morì nel 1959, ma il suo lascito come uno dei più eminenti studiosi dell'arte rinascimentale continua a essere riconosciuto e celebrato ancora oggi.
Descrizione dell'opera
Il foglio, che presenta entrambi recto e verso disegnati, venne realizzato da Leonardo da Vinci tra il 1478 e il 1485 circa su carta preparata.
Recto
Il recto è realizzato con punta di metallo e biacca.
Cos'è la punta di metallo?
Durante il Rinascimento, le punte di metallo erano degli utensili utilizzati per vari scopi, sia pratici che artistici.
Le punte di metallo erano spesso utilizzate come punte per penne, soprattutto per scrivere su pergamena o per incidere su tavolette di cera. Questi strumenti erano utilizzati sia dagli scrittori che dagli scribi per produrre documenti scritti.
Nel campo dell'arte, le punte di metallo venivano impiegate come strumenti per disegnare, incidere o intagliare su varie superfici. Gli artisti le utilizzavano per realizzare incisioni su rame o legno, per incidere su lastre di metallo per la stampa, o per tracciare linee precise su carta o pergamena. Le punte di metallo venivano utilizzate anche per la lavorazione dei metalli, ad esempio per incidere o decorare oggetti in metallo come armature, armi, utensili o ornamenti.
Cos'è la biacca?
La biacca, conosciuta anche come bianco di piombo, è un pigmento bianco utilizzato storicamente in pittura, ceramica e altre forme d'arte. È composto principalmente da carbonato di piombo e viene prodotto attraverso un processo chimico che coinvolge l'ossidazione del piombo.
La biacca è stata ampiamente utilizzata come pigmento bianco in pittura, sia ad olio che ad acqua, fin dall'antichità. La sua brillantezza e opacità lo rendono ideale per creare riflessi luminosi e contrasti in opere d'arte. E' nota per la sua stabilità e durabilità nel tempo. Tuttavia, poiché il piombo è tossico, l'uso della biacca come pigmento è stato ridotto da molti artisti, a partire dalla fine del rinascimento, in quanto aumentavano le malattie polmonari.
Il volto della fanciulla nel disegno
Si vede la raffigurazione di una ragazza, che dà il nome all'opera. Secondo gli studiosi, questo disegno è un tipico esempio degli esperimenti di Leonardo da Vinci sul tema del cosiddetto "ritratto di spalla", che egli apprese tramite gli insegnamenti del maestro Andrea del Verrocchio. Il "ritratto di spalla" consiste nel riprendere la figura rappresentata in movimento da vari punti di vista, con il volto rivolto verso l'osservatore e la veduta di schiena.
La fanciulla rappresentata è stata spesso identificata con Cecilia Gallerani, immortalata da Leonardo nel dipinto della Dama con l'ermellino. Tuttavia, per analogie stilistiche e per datazione, è ad oggi più probabile la tesi che vede qui uno studio preparatorio per l'Angelo della Vergine delle Rocce, di cui esistono una prima versione a Parigi e una seconda versione a Londra.
Verso
Invece, sul verso dello stesso foglio è presente una piccola decorazione ornamentale, rappresentata da un intreccio ovale disegnato a penna e inchiostro. Esso potrebbe rappresentare un motivo simbolico per la realizzazione di un gioiello o di un supporto ligneo di un dipinto.
Secondo l'esperto leonardesco Carlo Pedretti, questo disegno è stato ricondotto alla decorazione per il piatto di una legatura.
Dove vedere l'opera?
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