PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
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1480
il fratello di Lucia ( Lucia era la nonna di Leonardo), Ser Baldassarre, dichiara fra i suoi beni in Bacchereto «una casa con fornace da orcioli» che poi diventerà proprietà di Ser Piero Da Vinci.
Una casa con una "fornace da orcioli" si riferisce a una struttura che include un forno per la produzione di manufatti in terracotta o ceramica, noti come "orcioli". Gli orcioli erano contenitori di terracotta di varie dimensioni e forme, utilizzati per conservare liquidi, come olio, vino, acqua e altri alimenti.
Durante il Rinascimento, molte famiglie o aziende che producevano manufatti in terracotta o ceramica avrebbero avuto una fornace dedicata per la cottura degli orcioli. Questa fornace sarebbe stata situata all'interno o nei pressi della casa o dell'azienda e sarebbe stata utilizzata per cuocere i manufatti in terracotta prodotti.
1480
Disegna una macchina volante, uno strettoio da olio, seghe idrauliche, un torchio da stampa, armi e macchine da guerra, specchi ustori e ingegni di Archimede.
"Tirato dalla mia bramosa voglia, vago di vedere la gran copia delle varie strane forme fatte dalla artifiziosa natura, ragiratomi alquanto infra gli ombrosi scogli, pervenni all’entrata d’una gran caverna, e dinanzi alla quale restato alquanto stupefatto ed ignorante di tal cosa, piegato le mie reni in arco, e ferma la stanca mano sopra il ginocchio, e colla destra mi feci tenebre alle abbassate e chiuse ciglia, e spesso piegandomi in qua e in là per vedere se dentro vi discernessi alcuna cosa, e questo vietatomi [per] la grande oscurità che là entro era, e stato alquanto, subito salse in me due cose, paura e desiderio: paura per la minacciante e scura spilonca, desiderio per vedere se là entro fusse alcuna miracolosa cosa."
1480
Scrive nel Codice Arundel l'autobiografica ideale della “caverna della conoscenza”
Cos'è la caverna della conoscenza?
La "Caverna della Conoscenza" è una rappresentazione metaforica di un luogo o uno stato mentale in cui l'umanità cerca la verità e la saggezza attraverso lo studio, la riflessione e l'apprendimento. Questo concetto può essere interpretato in diversi modi a seconda del contesto e della prospettiva.
Nella filosofia platonica, la "Caverna della Conoscenza" è associata al mito della caverna di Platone. Secondo questo mito, le persone sono intrappolate all'interno di una caverna e vedono solo le ombre delle vere forme che si riflettono sulle pareti della caverna. Qui, la "conoscenza" rappresenta la comprensione delle idee o delle verità universali al di là delle percezioni sensoriali. L'uscita dalla caverna simboleggia il processo di elevazione spirituale e intellettuale verso una comprensione più profonda della realtà.
In contesti moderni, la "Caverna della Conoscenza" può essere interpretata come un simbolo dei luoghi o delle risorse in cui è possibile esplorare e comprendere le profondità della conoscenza umana. Può riferirsi a biblioteche, istituzioni accademiche, centri di ricerca o anche a risorse online accessibili a tutti, come enciclopedie o siti web educativi. In generale, evoca l'idea di un luogo o uno stato mentale in cui è possibile accedere a conoscenze e informazioni che vanno oltre la superficie della realtà quotidiana.
1480, marzo
Leonardo è a Firenze e lavora per Lorenzo il Magnifico nel giardino di San Marco.
Cos'era giardino di San Marco?
Il "Giardino di San Marco" fu un giardino rinascimentale di Firenze, creato per volontà di Lorenzo de' Medici, noto anche come Lorenzo il Magnifico, durante il Rinascimento italiano.
Questo giardino era situato nel complesso di San Marco, un importante convento domenicano a Firenze. Lorenzo de' Medici, uno dei principali mecenati dell'arte e della cultura del suo tempo, fece realizzare il giardino come parte del progetto di rinnovamento del convento. Il giardino era progettato come uno spazio verde, decorato con piante, statue e fontane, dove Lorenzo poteva ritirarsi per contemplazione e svago.
Il Giardino di San Marco divenne un luogo di ritrovo per artisti, letterati e filosofi dell'epoca, che si incontravano per discutere di arte, letteratura e filosofia. Lorenzo stesso era un uomo colto e appassionato di cultura, e il giardino rifletteva il suo interesse per l'umanesimo e per il bello.
Purtroppo, il giardino non è più esistente oggi nella sua forma originale, poiché il convento di San Marco subì cambiamenti nel corso dei secoli. Tuttavia, l'idea del Giardino di San Marco rimane un esempio significativo della concezione rinascimentale del giardino come spazio per la contemplazione, la bellezza e lo svago.
In questo periodo frequentano i giardini diversi artisti, e tra questi:
Il giardino di San Marco è un ex-giardino di Firenze, situato tra le attuali via Cavour e via San Gallo, indicativamente si trovava tra i siti del Casino Mediceo e di palazzo Socci. oggi esiste una targa ricordo del luogo.
1480, primavera
Da fonti dell'archivio fiorentino Ser Piero, il padre di Leonardo, era indicato e registrato in qualità di "Notaio et prochuratore al Palagio del podestà di Firenze
I ruoli di Notaio e Prochuratore a Firenze
Durante il Rinascimento, il ruolo del notaio e del procuratore mantenne molte delle caratteristiche che abbiamo oggi, ma con alcune differenze significative dovute al contesto storico e alle pratiche legali dell'epoca.
Il notaio nel Rinascimento era un professionista legale incaricato di autenticare e certificare documenti legali, come contratti, testamenti, atti di compravendita e altri atti giuridici.
La sua firma e il suo sigillo conferivano autenticità e validità giuridica ai documenti che redigeva. Inoltre, il notaio poteva svolgere anche funzioni di pubblico ufficiale, come la registrazione di atti legali presso le autorità competenti.
Il procuratore, o "procuratore legale", era un agente o rappresentante legale nominato per agire per conto di un'altra persona, il mandante, nel compimento di determinati affari o transazioni legali. Il procuratore poteva essere incaricato di gestire affari finanziari, legali o personali del mandante e poteva agire in suo nome in questioni specifiche. La nomina di un procuratore avveniva attraverso un documento formale chiamato "procura", che conferiva al procuratore l'autorità necessaria per agire legalmente a nome del mandante.
Durante il Rinascimento, il notaio e il procuratore svolgevano ruoli importanti nella gestione degli affari legali e amministrativi, contribuendo alla stabilità e alla sicurezza giuridica delle transazioni commerciali e delle questioni legali dell'epoca. La loro presenza era essenziale per garantire l'autenticità e la validità dei documenti legali e per facilitare la risoluzione di controversie legali attraverso la registrazione e la certificazione degli atti giuridici.
Il Palagio del Podestà di Firenze
Anche conosciuto come Palazzo del Podestà, è un importante edificio storico situato nella piazza della Signoria, nel cuore del centro storico di Firenze, in Italia. L'edificio sorge accanto al Palazzo Vecchio ed è uno dei simboli del potere civile e politico della città.
Costruito nel XIII secolo, il Palagio del Podestà fu originariamente concepito come sede delle istituzioni giudiziarie e amministrative della città. Il podestà, un magistrato nominato dalla Repubblica fiorentina, aveva la sua residenza all'interno di questo palazzo durante il suo mandato.
L'edificio presenta una facciata imponente e austera, con caratteristiche architettoniche gotiche. Al suo interno, si trovavano le sale del Tribunale e delle udienze, nonché le prigioni e altre strutture amministrative.
Oggi, il Palagio del Podestà è utilizzato per mostre ed eventi culturali, oltre a ospitare il Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore, che espone reperti archeologici e opere d'arte provenienti dalla cattedrale di Santa Maria del Fiore e da altri luoghi di culto della città.
Il Palagio del Podestà è quindi un importante monumento storico e culturale di Firenze, che testimonia il suo ricco patrimonio artistico e storico.
Oggi chiamato Il palazzo del Bargello è un edificio storico di Firenze, situato in un intero isolato tra via del Proconsolo 2-4, via Ghibellina 120, via dell'Acqua e via della Vigna Vecchia.
Fu sede del capitano del popolo, poi del podestà e, dopo il 1502, del consiglio degli Anziani
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