PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
COOKYE POLICY
In collaborazione con:
leonardodavinci-italy.com - all right reserved 2024 - divisione cultura, Sede legale: Milano Piazza IV Novembre 4, cap 20124 -P.IVA 11463490968 – CCIAA MI 90266 REA 2604702
Titolo dell'opera: ritratto di musico
Data di produzione: 1485
Dimensioni: 38 x 37 cm
Conservata presso: Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana
Soggetto: giovane non identificato con certezza
Tecnica: Colore ad olio
Attribuzione: Leonardo da Vinci
Descrizione dell'opera
Il dipinto è steso su una preparazione bruno rosata, considerata all'epoca rinascimentale una tonalità molto utilizzata nelle opere pittoriche su tela o legno, ma anche per la decorazione di cotti in ceramica e, come si può notare , molto vicino allo stile decorativo di Leonardo.
Si tratta di un ragazzo giovane soggetto, un giovane dalla folta capigliatura, è ritratto a mezzo busto di tre quarti, girato verso destra. Particolare attenzione è posta sullo sguardo, pittoricamente ben definito e dettagliato nella sua profondità, sguardo che sembra proiettato verso un orizzonte esterno e non diretto all'osservatore. Nel frattempo Carlo Pedretti collega un passo leonardesco sulla dilatazione delle pupille, in relazione alla diminuzione della luce, alla leggera diversità della pupilla destra rispetto a quella sinistra nel ritratto ambrosiano, come se il personaggio fosse stato colto nell'attimo in cui le pupille si allargano mentre la luce si affievolisce. I capelli sono lunghi e curati densi di giochi di luce
I toni si assestano sui bruni e sul nero dello sfondo, ricordando al copricapo un rosso caldo, anch'esso giocato tra i chiaroscuri.
abito
La veste è da ritenersi non di pregiata fattura secondo i canoni di eleganza e fattezza del tessuto, forse si tratta di un intervento in seconda battuta di Leonardo ( ma di questo non vi è certezza documentale).
analogie:
Il dipinto rappresenta l’unico ritratto maschile di Leonardo a noi pervenuto e presenta delle analogie stilistiche con la Dama con l’ermellino e la Belle Ferronniére: simili sono il taglio, il rapporto della figura con lo spazio e l’introspezione psicologica. Il giovane, dalla folta capigliatura, indossa una berretta rossa e un abito di qualità non eccelsa. L’effigiato è colto in un momento di attesa, aspetta forse di dare il via al suo canto o è intento ad ascoltare il fluttuare delle note. Gli occhi fissano un punto lontano e nello sguardo si coglie una sottile vena di malinconia. La mano, poggiata a un parapetto, stringe un cartiglio sul quale si distinguono chiaramente le note musicali con la scritta “Cant… Ang…”. Proprio queste parole appuntate confermerebbero che si tratta proprio del Gaffurio, compositore di un “Cantum Angelicum“, cioè l’Angelicum ad divinum opus.
Il Cartiglio
Come si può notare , il musico tiene tra le mani il famoso cartiglio: di cosa si tratta?
di chi si tratta?
Nel XIX secolo venne interpretato come ritratto di Ludovico il Moro, in dittico con quello (presunto) di Beatrice d'Este (inv. 100). Con la pulitura del 1904 si riscoprì lo spartito musicale, coperto da una ridipintura, che contiene la scritta "Cant... Ang...", seguita da una partitura musicale.
1^ ipotesi:
Da questo indizio si è risaliti all'identificazione con Franchino Gaffurio, maestro di cappella del Duomo di Milano dal 1484 nonché compositore di un "Cantum Angelicum", cioè l'Angelicum ad divinum opus.
Franchinus Gaffurius, latinizzato in Franchino Gaffurio, è stato un compositore, teorico musicale e maestro di cappella italiano del Rinascimento. È nato intorno al 1451 a Lodi, nella regione italiana della Lombardia, e morì nel 1522 a Milano.
Ricevette un'eccellente formazione musicale e umanistica. Studiò presso l'Università di Pavia e fu allievo del celebre musicista Gaspar van Weerbeke. Dopo gli studi, Gaffurio intraprese una carriera come maestro di cappella e compositore.
Nel 1484, Gaffurio fu nominato maestro di cappella presso la Cattedrale di Santa Maria Maggiore a Milano, una delle più importanti istituzioni musicali dell'epoca. Rimase a Milano per gran parte della sua vita, dove svolse un ruolo di primo piano nella vita musicale della città.
Gaffurio ebbe un'influenza duratura sulla musica rinascimentale italiana. I suoi trattati teorici contribuirono alla sistematizzazione della teoria musicale e alla diffusione delle sue idee tra i musicisti del Rinascimento. La sua musica rimane un esempio significativo del ricco patrimonio musicale italiano del periodo.
2^ ipotesi:
Altre ricerche hanno ipotizzato che il soggetto del quadro possa essere il compositore franco-fiammingo Josquin Desprez, contemporaneo di Leonardo e attivo a Milano.
Josquin des Prez, noto anche come Josquin des Prez o semplicemente Josquin, è stato uno dei più importanti compositori rinascimentali del XV secolo. È nato intorno al 1450, probabilmente a Condé-sur-l'Escaut, nel nord della Francia, e morì nel 1521 a Condé-sur-l'Escaut.
Ricevette una formazione musicale presso la cappella di René d'Anjou e successivamente presso la Cappella Sistina a Roma, dove lavorò come cantante e compositore sotto il patronato del cardinale Ascanio Sforza. Durante la sua carriera, lavorò in vari luoghi prestigiosi, incluso il Duomo di Milano e la corte dei duchi di Ferrara.
E' stato un prolifico compositore di musica sacra e profana. Le sue composizioni spaziano da messe e mottetti a chansons e madrigali. Le sue opere sono caratterizzate da una ricchezza di contrappunto e da una profonda espressione emotiva. Alcune delle sue opere più famose includono la messa "Pange Lingua", il mottetto "Ave Maria", e la chanson "Mille Regretz".
E' stato uno dei primi compositori a sviluppare e utilizzare pienamente il potenziale espressivo del contrappunto, contribuendo così a definire lo stile musicale rinascimentale. Le sue opere sono caratterizzate da una chiara struttura polifonica e da una varietà di tecniche compositive, tra cui l'imitazione e la composizione parodistica.
Influenza: Josquin è stato ammirato e rispettato dai suoi contemporanei e successori. La sua musica ha esercitato un'influenza duratura sulla musica rinascimentale e successiva, e la sua reputazione è rimasta alta fino ai giorni nostri. Compositori successivi come Palestrina, Orlando di Lasso e Bach hanno ammirato e studiato le sue opere.
Eredità: Josquin è considerato uno dei più grandi compositori della storia della musica occidentale. La sua musica è stata eseguita e registrata da numerosi ensemble e artisti moderni ed è stata oggetto di studio e ammirazione da parte di musicologi e appassionati di musica di tutto il mondo.
3^ ipotesi:
Galeazzo Sanseverino è stato un nobile e condottiero italiano del Rinascimento. Nato intorno al 1460, fu membro della famiglia Sanseverino, una delle famiglie nobili più potenti del Regno di Napoli.
Fu un condottiero di grande reputazione e abilità militare. Combatté al servizio di vari signori italiani, tra cui i Re di Napoli e i Signori di Milano. Era noto per la sua bravura sul campo di battaglia e per la sua lealtà ai suoi signori.
Servì sotto Ludovico Sforza, detto il Moro, duca di Milano. Fu uno dei principali comandanti militari del Moro e partecipò a numerose campagne militari per difendere e ampliare i domini dei Sforza in Italia settentrionale.
Durante il periodo delle Guerre d'Italia, Galeazzo Sanseverino si trovò coinvolto nei conflitti tra Francia e Spagna per il controllo dei Combatté contro le forze francesi, sostenendo gli interessi spagnoli in Italia.
Oltre alla sua carriera militare, Galeazzo Sanseverino ricoprì anche ruoli politici di rilievo. Fu governatore di Milano per conto dei Re di Spagna e svolse un ruolo chiave nella gestione degli affari politici e militari della città durante quel periodo.
Tuttavia, la sua fortuna cambiò quando Ludovico il Moro fu sconfitto dalle truppe francesi nel 1499. Galeazzo Sanseverino fu costretto all'esilio e trascorse gli ultimi anni della sua vita lontano dall'Italia.
Il soggetto del ritratto è stato altrove identificato con Galeazzo Sanseverino, genero di Ludovico il Moro e capitano generale delle milizie sforzesche, per le forti somiglianze con un ritratto di Luca Pacioli (anch'esso considerato opera di Leonardo), dove è possibile evidenziare delle similitudini.
4^ ipotesi:
Altri studiosi hanno puntato invece sulla stretta somiglianza coi ritratti certi del padre di Galeazzo, Roberto Sanseverino.
5^ ipotesi:
Tra tutte le ipotesi, sembra farsi strada quella che vedrebbe ritratto Atalante Migliorotti, musico toscano amico e assistente di studio di Leonardo, giunto con lui a Milano nel 1483 e presentato, proprio da Leonardo, alla corte degli Sforza come cantante e abile suonatore di lira che si trovò a Marmirolo presso Mantova nel 1490 nell'"Orfeo" del Poliziano.
6^ ipotesi:
Recentemente le ipotesi diventano quasi conferme sul nome di Josquin des Prez, Figura imprescindibile della musica quattro-cinquecentesca, egli è considerato come uno dei più grandi compositori della storia della musica occidentale.. Josquin des Prez, noto anche come Josquin des Prez o semplicemente Josquin, è stato uno dei più importanti compositori del Rinascimento, vissuto nel XV secolo. Nato intorno al 1450, probabilmente a Condé-sur-l'Escaut, nel nord della Francia, e morto nel 1521, è considerato uno dei maggiori compositori della storia della musica occidentale.
Ecco alcuni punti salienti della sua vita e del suo lavoro:
Josquin des Prez ricevette una formazione musicale eccezionale. Lavorò in vari luoghi prestigiosi, incluso il Duomo di Milano e la corte dei duchi di Ferrara. Fu attivo principalmente in Italia e nei Paesi Bassi.
Noto per un'ampia gamma di composizioni sacre e profane, tra cui messe, mottetti, chansons e madrigali. Le sue opere sono caratterizzate da una complessità strutturale, un'espressività emotiva e un'intelligenza compositiva senza pari.
E' stato considerato un maestro del contrappunto e dell'imitazione, e le sue composizioni sono spesso studiate come esempi di tecniche compositive raffinate. La sua musica ha influenzato generazioni di compositori successivi e ha contribuito a definire lo stile musicale rinascimentale.
Fu uno dei primi compositori a sviluppare il concetto di "parodia", riuscendo a riciclare materiale musicale preesistente in nuove composizioni. Questa pratica, che consiste nell'usare motivi o interi brani musicali già esistenti come base per una nuova composizione, divenne comune nel Rinascimento.
LA STORIA
Questo secondo gli scritti presenti nel "Contratenor Cantuz Altuz", in riferimento a un mottetto nelle opere di Josquin.
1637
Presumibilmente in questo anno, il ritratto era stato donato dal marchese Galeazzo Arconati assieme al Codice Atlantico,
1671
si trovava sicuramente all'Ambrosiana nel 1671.
1685
Secondo l'inventario della biblioteca Ambrosiana, il ritratto su tavola viene attribuito come soggetto al Duca di Milano.
1692-1714
In questo periodo viene redatto e pubblicato un inventario dei dipinti e delle opere presenti in casa Visconti a Milano, che indica espressamente sotto la la voce "Leonardo", proprio la tavola “il ritratto di un Musico”.
1904
La tavola dipinta ad olio fu sottoposta ad un restauro che venne affidato a Luigi Cavenaghi, . Cavenaghi intervenne con una tecnica di raschiatura per poi passare alla pulitura e infine con la rimozione della vernice sovrastante che probabilmente fu applicata da Leonardo. Questa procedura portò alla luce un piccolo cartiglio che lo stesso musico teneva tra le dita e pareva essere una vera e propria partitura musicale.
Tra le prime considerazioni si cominciò a parlare del ritratto di un Musico, identificato ora con Franchino Gaffurio ( maestro di cappella del Duomo di Milano).
BIBLIOGRAFIA
D. Fallows, Josquin. Turnhout: Brepols Publishers, 2009, ISBN 978-2-503-53065-9
H. Osthoff, Josquin Desprez, Schneider, Tutzing 1959-61
L. Lockwood (a cura di), Proceedings of the First Josquin Festival Conference, Oxford University Press, New York - Oxford 1976.
R. Sherr (a cura di), The Josquin Companion, Oxford University Press, Oxford 2001.
C. Fiore, Josquin des Prez, L'Epos, Palermo 2003. ISBN 88-8302-220-3
Patrick Macey, Jeremy Noble, Josquin (Lebloitte dit) des Prez [Josse, Gosse, Joskin, Jossequin, Josquinus, Jodocus, Judocus, Juschino; Desprez, des Près, des Prés, de Prés, a Prato, de Prato, Pratensis], in The new Grove dictionary of music and musicians, 2ª ed., Stanley Sadie, 2001.
W. Elders, Josquin des Prez and His Musical Legacy, Leuven University Press, Leuven 2013, ISBN 978-9058-6794-13
E. Restagno (a cura di), Josquin Desprez. Il signore dei suoni del Rinascimento tra storia e leggende, Sole24 Ore, Milano, 2021. ISBN 9788863459036
Milena Magnano, Leonardo, collana I Geni dell'arte, Mondadori Arte, Milano 2007, pag. 74. ISBN 978-88-370-6432-7
Sandra Marraghini, Il ritratto del matematico Luca Pacioli tra Piero della Francesca e Copernico, in L’Universo, IGM di Firenze, fascicolo n° 4 – 2017, pag. 258-265
Sandra Marraghini, Dalla Madonna del parto alla Nascita di Venere : prospettiva, eliocentrismo e scoperta del nuovo mondo, ISBN 978-88-7970-895-1
Sandra Marraghini, Piero della Francesca and the baptism of the new world, Pertinent Press, Oxford (UK), 2020
ORGANIZZA IL TUO VIAGGIO E SOGGIORNO A MILANO
NUMERI UTILI
Vigili del fuoco tel.115
Forze dell'ordine tel. 112
Pronto soccorso tel. 118
Per segnalazioni su questa pagina clicca qui