PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
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1500, marzo
Leonardo arriva a Venezia, suoi collaboratori e servi. Come testimonia Luca Pacioli, importante matematico dell’epoca, che usò alcuni disegni di Leonardo per le illustrazioni del suo trattato De Divina Proportione. Ricevette incarichi di progettazione per sistemi difensivi contro la minaccia turca e per altre opere d’ingegneria. Effettuò anche alcuni studi sulle caricature, che si pensa abbiano influenzato non poco l’arte veneta dell’epoca.
1500
A Venezia viene ricevuto con tutti gli onori dal Doge in persona e dalla sua corte che lo onorò con feste e banchetti in suo onore. Leonardo in questo periodo è conosciuto come ingegnere, architetto, pittore e “constructore de machine per guerre” in tutta Europa.
Chi era il Doge?
Il Doge di Venezia che ricevette Leonardo da Vinci fu Alvise I Mocenigo.
Durante il suo dogado, Venezia si trovava in un periodo di turbolenza politica e tensioni internazionali, incluso il conflitto con l'Impero ottomano. Mocenigo cercò di consolidare il potere e la stabilità della Repubblica di Venezia, ma dovette affrontare sfide significative durante il suo mandato.
Alvise I Mocenigo è ricordato anche per il suo impegno nella difesa della città e per le politiche volte a mantenere l'equilibrio del potere tra le diverse fazioni politiche veneziane. Durante il suo mandato, Venezia continuò ad essere un importante centro commerciale e culturale, sebbene dovesse affrontare una serie di sfide interne ed esterne.
Durante il suo soggiorno, Leonardo lavorò su vari progetti di ingegneria, disegno e idraulica per il Doge e per la Repubblica di Venezia.
Leonardo si occuperà dello studio per la difesa della valle dell‟Isonzo progettando di proteggerla creando una diga mobile che, accumulando una enorme massa d‟acqua, avrebbe potuto essere rovesciata sui Turchi qualora avessero attaccato Venezia da terra.
Aveva studiato una tuta subacquea fatta di pelle di cinghiale trattata, per resistere alla salsedine, una specie di scafandro che prendeva aria da un tubo che raggiungeva la superficie su cui una specie di campana semigalleggiante veniva riempita d‟aria con un grosso soffietto.
della guerra leonardo affermava:
“fosse cosa bestialissima… Questo non pubblico o divulgo per le male nature degli omini, i quali userebbero gli assassinamenti ne‟ fondi de‟ mari col rompere i navilli in fondo e sommergerli insieme con li omini che vi sono dentro” .”
1500, novembre
Leonardo da Vinci tornava a Firenze. Non era più quel trentenne che aveva lasciato la città per recarsi a Milano. Leonardo tornava a Firenze come una vera celebrità: era praticamente una leggenda vivente. Tra i tanti progetti affidatigli ce ne fu uno davvero particolare: rialzare il Battistero su di una scalinata.
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