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LEONARDO DA VINCI: ANNO 1507
1507, 12 gennaio
l'ambasciatore di Firenze jacopo Salviati presso la corte di Francia, a Blois, informa la Signoria che Luigi XII intende «servirsi» di Leonardo, definito come «nostro caro e beneamato pittore e ingegnere di fiducia».
Chi è Luigi XII?
Nato il 27 giugno 1462 a Blois, Luigi era membro della Casa di Valois-Orléans. Succedette a Carlo VIII come re di Francia dopo la morte di quest'ultimo nel 1498.
Luigi XII è ricordato per diverse importanti azioni e politiche durante il suo regno:
Riconquista del Ducato di Milano: Luigi XII intraprese diverse campagne militari per riconquistare il Ducato di Milano, che era stato perso sotto il regno di Carlo VIII. Nel 1499, le truppe francesi guidate da Luigi XII riuscirono a conquistare Milano.
Unione delle casate di Francia: Luigi XII sposò Anna di Bretagna, duchessa di Bretagna, nel 1491, consolidando l'unione delle casate di Francia e Bretagna. Questo matrimonio portò alla fine dell'indipendenza bretone e all'annessione del ducato di Bretagna alla corona francese.
Politica estera: Luigi XII perseguì una politica estera attiva, cercando di espandere l'influenza francese in Italia e altrove. Le sue azioni militari spesso portarono alla rivalità con altre potenze europee, tra cui la Spagna e l'Impero asburgico.
Politica interna: Durante il suo regno, Luigi XII introdusse diverse riforme amministrative e giuridiche per migliorare la governance del regno. Tuttavia, il suo regno fu anche segnato da conflitti interni e ribellioni.
morì il 1º gennaio 1515 e gli succedette al trono Francesco I, suo cugino e nipote di sua moglie Anna di Bretagna.
La sua ambasciata in Francia ebbe luogo durante un periodo critico in cui le potenze europee stavano sperimentando instabilità politica e cambiamenti dinastici.
Salviati aveva legami con la famiglia de' Medici e svolse un ruolo significativo nelle relazioni diplomatiche tra Firenze e la Francia. È possibile che la sua ambasciata in quel periodo fosse incentrata su questioni politiche e diplomatiche.
1507, marzo
Leonardo è a Firenze con Salai.
In Lombardia Leonardo conosce il suo nuovo pupillo, Francesco Melzi e in questo periodo si occupa di “capire” il fiume Adda
Frequenta la villa di Charles d'Amboise, in Milano presso San Babila.
Chi è Charles d'Amboise?
La Villa di Charles d'Amboise a Milano, situata presso San Babila, è un luogo storico legato alla presenza francese nella città durante il Rinascimento. Charles d'Amboise, un nobile francese e generale dell'esercito, fu nominato governatore di Milano dal re di Francia Luigi XII nel 1503.
La villa, costruita nel XV secolo, divenne la residenza ufficiale di Charles d'Amboise durante il suo mandato come governatore di Milano. La sua posizione centrale vicino a San Babila, una delle piazze principali della città, rifletteva l'importanza strategica della residenza nel cuore della città.
La presenza di Charles d'Amboise a Milano fu significativa per il governo francese nella regione e per le relazioni tra Francia e Italia durante il Rinascimento. Tuttavia, non vi è molta documentazione dettagliata sulla villa stessa o sulle sue caratteristiche architettoniche. La sua esistenza è principalmente nota attraverso documenti storici e registrazioni dell'epoca.
È importante notare che nel corso dei secoli successivi, molte delle residenze storiche di Milano sono state demolite o trasformate, e non è chiaro se la Villa di Charles d'Amboise sia sopravvissuta fino ai giorni nostri. Tuttavia, la sua importanza storica rimane una parte significativa del patrimonio culturale della città di Milano.
1507, 26 luglio
il Robertet, in nome del re di Francia, sollecita l'intervento della Signoria di Firenze in favore di Leonardo, nella contesa con i fratelli per l'eredità dello zio Francesco.
Chi era Robertet?
Louis Robertet, noto anche come Étienne Robertet, fu un influente politico e funzionario francese durante il Rinascimento. Nato intorno al 1470, Robertet divenne uno dei principali consiglieri di re Luigi XII di Francia e successivamente di re Francesco I.
Robertet ricoprì diversi incarichi importanti nella corte francese, tra cui quello di segretario di stato e tesoriere. Fu coinvolto in varie questioni di politica estera e interna, contribuendo alla diplomazia e alla gestione finanziaria del regno.
Uno dei suoi contributi più significativi fu la realizzazione del famoso Château de Chambord, uno dei capolavori architettonici del Rinascimento francese. Robertet fu incaricato da re Francesco I di supervisionare la costruzione di questa sontuosa residenza reale, che divenne un simbolo del potere e del prestigio della monarchia francese.
Robertet fu anche un mecenate delle arti e delle lettere, sostenendo artisti, poeti e scrittori dell'epoca. Egli mantenne una corrispondenza con importanti figure culturali del tempo e promosse attivamente la cultura rinascimentale nella corte francese.
Louis Robertet morì nel 1527. La sua figura è stata oggetto di interesse da parte degli storici per il suo ruolo nella politica e nella cultura del Rinascimento francese, nonché per la sua influenza sulla corte reale e sulla vita culturale del tempo.
1507, 7 settembre
Leonardo chiederà anche l'intervento del cardinale Ippolito d'Este.
Chi era Ippolito d'Este?
Ippolito d'Este (1509-1572) fu un importante cardinale italiano durante il Rinascimento. Appartenente alla potente famiglia d'Este di Ferrara, Ippolito era figlio di Alfonso I d'Este, Duca di Ferrara, e di Lucrezia Borgia, figlia di Papa Alessandro VI. Questo lo rese nipote del cardinale Alessandro Farnese (futuro Papa Paolo III) e cugino del cardinale Alessandro d'Este.
Ippolito d'Este fu nominato cardinale da Papa Clemente VII nel 1538, all'età di 29 anni. Egli fu un importante mecenate delle arti e svolse un ruolo significativo nella politica italiana del tempo. Fu coinvolto in varie questioni diplomatiche e intrighi politici, spesso a sostegno degli interessi della sua famiglia e del papato.
Oltre alla sua attività politica, Ippolito d'Este fu anche un appassionato collezionista d'arte e un patrono degli artisti. Egli arricchì le collezioni artistiche della famiglia d'Este e commissionò diverse opere d'arte, tra cui dipinti, sculture e manoscritti preziosi.
Ippolito d'Este morì nel 1572 all'età di 63 anni. La sua figura rimane significativa nella storia politica e culturale del Rinascimento italiano, soprattutto per il suo ruolo di mecenate delle arti e per la sua partecipazione agli affari politici dell'epoca.
1507
Leonardo da Milano si reca a Firenze e chiede a Charles d'Amboise di intercedere presso la Signoria fiorentina per consentirli di poter ritornare a Milano per ultimare un'opera che proprio d'Amboise riteneva a lui molto cara.
1507
In quest'anno Jacopo Carucci, all'età di 13 anni, entra nella bottega di Leonardo.
Chi era Jacopo Carucci?
E' stato un celebre pittore italiano del Rinascimento, attivo principalmente a Firenze nel XVI secolo. Nato nel 1494 a Pontorme, da cui deriva il suo soprannome, Pontormo, fu uno dei principali esponenti della corrente artistica manierista.
Le opere di Pontormo sono caratterizzate da uno stile unico e innovativo, che si distingue per l'uso audace del colore, la composizione complessa e una resa emotiva dei soggetti. Il suo lavoro si discosta dal classicismo rinascimentale, esplorando nuove forme di espressione artistica e sperimentando con le tecniche pittoriche.
Creerà opere straordinarie come la "Deposizione dalla Croce", dipinta per la Chiesa di Santa Felicita a Firenze,
La sua carriera artistica fu segnata da una serie di tragiche circostanze personali, compresa la morte prematura di molti dei suoi amici e collaboratori più stretti. Tuttavia, il suo lavoro ha lasciato un'impronta indelebile sulla storia dell'arte italiana e continua a essere ammirato per la sua bellezza e originalità.
1507, inverno
Leonardo eseguì un'autopsia su un uomo di cent'anni nell'Ospedale di Santa Maria Nuova, a Firenze.
Riuscì ad attribuire il decesso ad un restringimento coronarico, fornendo le prime descrizioni chiare dell'aterosclerosi e della cirrosi epatica nella storia della medicina.
A fianco agli studi sistematici sul corpo umano, l'artista affiancò anche il disegno di caricature, volti umani dai tratti esagerati con i quali volle esplorare l'opposto della bellezza del corpo umano, ovvero l'invecchiamento e la deformità legati all'anzianità. Non si trattava di caricature che mettevano in ridicolo i personaggi, ma veri e propri studi utili ad esplorare la trasformazione del corpo e l'universo espressivo dell'umano.
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