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PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
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LEONARDO DA VINCI: ANNO 1496
1496
Leonardo da Vinci e Luca Pacioli si conobbero in quest'anno a Milano.
Leonardo si sta occupando dell'allestimento scenografico per lo spettacolo della Danae di Baldassarre Taccone , nella quale figurava fra gli attori anche lo scultore Gian Cristoforo Romano.
Leonardo Da Vinci, Disegno e appunti relativi alla scena per la Comedia di Danae di Baldassare Taccone, 1495, disegno a inchiostro su carta,
New York, Metropolitan Museum of Art.
Chi era Baldassarre Taccone?
Baldassarre Taccone, nato ad Alessandria e morto a Milano sessantenne nel 1521, fu al servizio degli Sforza per lunghi anni, ed è autore inoltre di una Favola di Atteone e di un poemetto per il matrimonio di Bianca Maria Sforza con Massimiliano d’Asburgo nel 1493.
Chi era Gian Cristoforo Romano?
Noto anche come Giovanni Cristoforo Romano, è stato uno scultore italiano attivo nel Rinascimento.
Nato intorno al 1465 a Lugano, in Svizzera, Giovanni Cristoforo Romano è conosciuto principalmente per il suo lavoro a Roma, Firenze e Napoli.
È stato allievo di Andrea Bregno, uno scultore rinascimentale attivo a Roma, dove Romano iniziò la sua carriera artistica. Ha lavorato in vari progetti a Roma, contribuendo alla decorazione di chiese e palazzi, spesso in collaborazione con altri artisti.
Tra le sue opere più celebri vi è la statua di San Giovanni Battista nel Duomo di Napoli, realizzata insieme ad Andrea Ferrucci. Quest'opera mostra l'influenza dello stile classicista e rinascimentale nell'arte scultorea del periodo.
Giovanni Cristoforo Romano ha anche lavorato a Firenze, dove è noto per aver scolpito il monumento funebre del cardinale Niccolò Forteguerri nella chiesa di San Lorenzo. Questo monumento è un esempio significativo dello stile rinascimentale fiorentino nella scultura funeraria.
La Comedia de Danae
La storia di Danae è un mito dell'antica mitologia greca che ha ispirato numerosi racconti, opere d'arte e produzioni letterarie nel corso dei secoli.
Danae era figlia di Acrisio, re di Argos. Secondo il mito, Acrisio consultò un oracolo per conoscere il suo destino, e l'oracolo gli disse che sarebbe stato ucciso dal figlio della sua figlia. Temendo questa profezia, Acrisio rinchiuse Danae in una torre di bronzo per impedirle di avere figli. Tuttavia, Zeus, il re degli dei, si innamorò di Danae e si trasformò in una pioggia d'oro per entrarvi e concepire un figlio con lei, che fu chiamato Perseo.
Quando Acrisio seppe della nascita di Perseo, temendo ancora la profezia dell'oracolo, rinchiuse Danae e il bambino in un cofano e li gettò in mare. Il cofano alla fine approdò sull'isola di Serifo, dove Danae e Perseo furono accolti dal pescatore Dictys.
Perseo crebbe sull'isola e alla fine partì per compiere numerose imprese, tra cui la decapitazione di Medusa. Durante il suo viaggio, Perseo fece ritorno ad Argos, dove accidentalmente uccise suo nonno Acrisio durante dei giochi ginnici. Così si avverò la profezia dell'oracolo.
1496
Disegna i poliedri per il De divina proportione di Luca Pacioli. Tra i poliedri rappresentati nel trattato ci sono:
Icosaedro:
Un poliedro con 20 facce triangolari, 12 vertici e 30 spigoli.
Dodecaedro stellato:
Una forma complessa che può essere ottenuta stellando un dodecaedro regolare, risultando in un poliedro con 12 facce pentagonali stellate, 60 spigoli e 30 vertici.
Dodecaedro:
Un poliedro con 12 facce pentagonali, 20 spigoli e 12 vertici.
Octaedro stellato:
Un poliedro ottenuto stellando un octaedro regolare, risultando in una figura con 8 facce triangolari stellate, 24 spigoli e 12 vertici.
Questi poliedri erano parte delle illustrazioni geometriche create da Leonardo da Vinci per evidenziare i concetti matematici discussi nel "De divina proportione". Puoi trovare rappresentazioni più dettagliate di queste forme geometriche nel testo originale o in edizioni successive dell'opera.
"De divina proportione" è un trattato matematico scritto da Luca Pacioli, un matematico frate italiano del Rinascimento. Il libro fu pubblicato a Venezia nel 1509 ed è noto principalmente per la collaborazione artistica di Leonardo da Vinci, che fornì le illustrazioni per il testo. L'opera è dedicata alla bellezza matematica e all'armonia della proporzione divina, esplorando i principi matematici della sezione aurea e delle proporzioni ideali.
Il frate matematico Luca Pacioli scrisse il testo, ma è celebre anche per la collaborazione con Leonardo da Vinci, che contribuì con una serie di illustrazioni geometriche e artistiche.
Il trattato esplora principalmente il concetto di proporzione divina, concentrandosi sulla sezione aurea e su come questa proporzione si rifletta nella natura, nell'arte e nell'architettura.
Le illustrazioni realizzate da Leonardo da Vinci per "De divina proportione" sono considerate delle vere e proprie opere d'arte. Esse includono disegni di poliedri, forme geometriche, proporzioni ideali e altre rappresentazioni grafiche.
Il lavoro di Pacioli ebbe un impatto significativo sulla cultura rinascimentale, influenzando artisti, architetti e matematici. Le idee esposte nel trattato erano in sintonia con il fervore intellettuale del periodo rinascimentale, che abbracciava la riscoperta dell'antica cultura classica e l'armonia tra scienza e arte.
"De divina proportione" rappresenta un importante ponte tra la matematica e l'arte nel Rinascimento, contribuendo alla diffusione delle idee della proporzione divina e dell'armonia matematica nell'arte e nell'architettura di quel periodo.
1496
decorazione dei camerini
Sorgono problemi per la decorazione dei "camerini"; il Moro afferma che Leonardo «ha fatto certo scandalo» e si propone di sostituirlo col Perugino.
1496
Il Cenacolo (L'Ultima Cena):
Leonardo da Vinci continuò a lavorare al famoso dipinto "L'Ultima Cena" per il convento di Santa Maria delle Grazie a Milano. Il dipinto, iniziato prima del 1496, fu completato intorno al 1498.
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Studi anatomici:
Leonardo proseguì i suoi studi approfonditi sull'anatomia umana. Durante questo periodo, realizzò numerosi disegni anatomici dettagliati e annotazioni che sono oggi parte dei suoi celebri codici, come il "Codice Atlantico".
Progetti ingegneristici: Leonardo continuò a dedicarsi ai suoi interessi ingegneristici. Fece disegni di progetti architettonici, macchine belliche, macchine idrauliche e studi sulla meccanica.
1496
Progetto del canale navigabile:
Leonardo da Vinci propose a Ludovico il Moro un progetto per un sistema di canali navigabili con l'obiettivo di collegare Milano al fiume Adda. Questa proposta faceva parte dei suoi sforzi per migliorare l'infrastruttura idraulica e la navigabilità delle vie d'acqua durante il suo periodo a Milano sotto il mecenatismo di Ludovico Sforza.
Leonardo elaborò una serie di progetti di ingegneria idraulica, compresi schemi per un sistema di canali navigabili, che avrebbero consentito il trasporto efficiente delle merci tra Milano e il fiume Adda, facilitando così il commercio e contribuendo allo sviluppo economico della regione.
1496
Studio delle piante e dei fiori:
era attivamente coinvolto nei suoi studi su piante e fiori, che riflettevano il suo interesse per la botanica e la natura. Leonardo integrava il suo talento artistico con la sua curiosità scientifica, realizzando dettagliati disegni e schizzi di varie specie di piante e fiori.
Le sue osservazioni accuratissime non erano limitate all'aspetto esteriore delle piante, ma includevano anche studi sulla struttura interna, il posizionamento delle foglie, la disposizione dei fiori e altri dettagli anatomici.
Questi studi erano registrati nei suoi famosi codici, come il "Codice Atlantico", che conteneva un'ampia gamma di appunti su svariati argomenti, inclusi quelli botanici.
Leonardo non solo documentava ciò che vedeva, ma cercava di capire i principi scientifici che governavano la crescita e lo sviluppo delle piante. I suoi studi botanici testimoniano la sua dedizione alla ricerca accurata e alla comprensione approfondita del mondo naturale che lo circondava.
È importante sottolineare che gli studi di Leonardo da Vinci non erano sempre pubblicati o diffusi durante la sua vita, e molte delle sue osservazioni botaniche sono state scoperte solo successivamente nei suoi manoscritti. La sua combinazione di abilità artistiche e scientifiche ha reso i suoi studi un contributo prezioso alla comprensione della natura nel Rinascimento e ha influenzato generazioni di scienziati e artisti successivi.
L'anno 1496 rientra nel periodo in cui Leonardo stava cercando di bilanciare le sue attività artistiche, scientifiche e ingegneristiche sotto il mecenatismo di Ludovico Sforza a Milano.
Questo periodo è caratterizzato dalla sua straordinaria versatilità e dalla profondità dei suoi studi in vari campi.
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