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PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
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LEONARDO DA VINCI: ANNO 1491
1491, 26 gennaio
Leonardo si trova «in casa di Galeazzo da Sanseverino a ordinare la festa della sua giostra», organizzata in onore di Ludovico il Moro e Beatrice D'Este.
Chi era Galeazzo da Sanseverino?
Galeazzo Sanseverino è stato un nobile italiano del XV secolo, appartenente alla famiglia Sanseverino, una delle più influenti del Regno di Napoli durante quel periodo.
Galeazzo è noto soprattutto per il suo ruolo nella politica e nelle guerre del tempo. Fu un condottiero e un diplomatico di spicco, coinvolto in molte delle dispute e dei conflitti che caratterizzarono l'Italia del Rinascimento.
Fu un condottiero italiano del Rinascimento, noto per la sua carriera militare durante il XV secolo. La famiglia Sanseverino era una famiglia nobile italiana, e Galeazzo ebbe un ruolo importante nei conflitti e nelle guerre dell'epoca.
Fu al servizio della potente famiglia degli Sforza, in particolare di Francesco Sforza, duca di Milano. La sua fedeltà e il suo valore in campo di battaglia gli garantirono una posizione di rilievo nell'esercito milanese.
Galeazzo da Sanseverino partecipò attivamente alle guerre d'Italia, conflitti che coinvolsero varie potenze europee interessate al controllo del territorio italiano. Le guerre d'Italia si svolsero tra il XV e il XVI secolo e coinvolsero molte città-stato italiane e potenze straniere. Oltre al suo ruolo militare, Galeazzo fu coinvolto in manovre diplomatiche e intrighi politici tipici dell'epoca. Le alleanze e i tradimenti erano comuni nel contesto politico e militare dell'Italia rinascimentale.
La storia di Galeazzo da Sanseverino è principalmente conosciuta attraverso documenti storici, registri militari e resoconti dell'epoca. La sua vita è intrecciata con gli eventi tumultuosi e le dinamiche politiche della Penisola Italiana durante il Rinascimento.
1491, 2 aprile
Accade un episodio increscioso nella bottega di Leonardo: nella sua bottega, «Giannantonio Boltraffio lascia incustodito sopra un disegno, probabilmente un cartone preparatorio, uno stilo d'argento, ovvero uno strumento di scrittura utilizzato per incidere o scrivere su superfici come pergamena o cera, probabilmente fatto in argento o metalli preziosi.
Al ritorno in bottega leonardo scopre che lo stilo è sparito. In quel period la sua bottega aveva diversi allievi, tra i quali Marco d'Oggiono, e Gian Giacomo Caprotti, detto Salaì.
Proprio sul Salaì ricadono i forti sospetti di Leonardo in quanto, sembrerebbe, che in occasioni precedenti, altri oggetti simili siano "misteriosamente" spariti dalla bottega. Questo fatto Leonardo lo descrive di suo pungo in una nota che appare nel manoscritto C dell'Institut de France.
Vai alla scheda di Gian Giacomo Caprotti
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1491, maggio
Continua i progetti per la fusione del Monumento Sforza nel fascicolo aggiunto alla fine (fogli 141-157) del Codice II (8936) della Biblioteca Nacional di Madrid. Questo fascicolo, databile tra il 1491 e il 1493, verrà arbitrariamente aggiunto al Codice Madrid II, i cui fogli iniziali risultano riferibili invece agli anni 1503-1505.
1491, estate
Compila una lista di libri nel Codice Atlantico, tra i quali menziona quelli di macchine da guerra (Roberto Valturio), di scienza e filosofia aristotelica (Alberto Magno), di fisica araba, di chiromanzia, di aritmetica, opere di Ovidio e Petrarca, i Viaggi del Mandeville, le Vite dei filosofi di Diogene Laerzio, la Teologia platonica di Marsilio Ficino, oltre alla Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, l'Acerba di Cecco d'Ascoli e il Fior di virtù, operetta trecentesca di autore bolognese, da cui deriverà il suo bestiario fantastico nel Ms. H.
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1491, La Vergine delle Rocce (Versione di Milano):
durante il periodo in cui Leonardo risiedeva a Milano, la devozione all'Immacolata Concezione di Maria era già diffusa nella cultura cattolica, e confraternite e associazioni religiose dedicate a questa devozione erano comuni in molte città italiane, compresa Milano.
Leonardo da Vinci completò la prima versione de "La Vergine delle Rocce" per la Confraternita dell'Immacolata Concezione a Milano per La chiesa di San Francesco Grande, chiamata anche basilica di San Nàbore. La chiesa all'epoca era malridotta e iniziarono i lavori per un rifacimento completo che facesse rivivere lo stile barocco.
Nella chiesa sia in quel periodo che negli anni successivi, vennero sepolti gli eredi di molte famiglie nobiliari e divenne, in pochi anni, la chiesa più importante della città. Per diversi decenni la chiesa fu un vero punto di riferimento in quanto era second solo come dimensione al Duomo di Milano.
La presenza di Leonardo in questa chiesa è pressochè certa, in quanto aveva rapporti frequenti con i frati e il priore della Confraternita dell'Immacolata Concezione.
Vai alla scheda della Verine delle rocce
1491
Leonardo da Vinci si stava dedicando a diversi progetti tra i quali quelli relativi alle fortificazioni degli argini fluviali e sistemi di irrigazione ( molto probabilmente per la Sforzesca di Vigevano).
Leonardo da Vinci cominciò ad interessarsi attivamente agli studi applicati all'ingegneria. In particolare buona parte delle bozze e degli schizzi, nonchè di alcuni progetti relativi agli studi di meccanica, ponti semovibili e studi sull'attrito, sono proprio di questo periodo.
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