La tecnica sanguigna, o anche "a sanguigna", è una tecnica di disegno e pittura utilizzata fin dall'antichità, ma che è particolarmente associata al Rinascimento italiano. Consiste nell'uso del rosso, spesso ottenuto dalla terra rossa o dalla sanguigna, mescolata a gesso o altre sostanze, per creare disegni e schizzi.
La sanguigna era tradizionalmente ottenuta da una varietà di pigmenti, ma spesso era prodotta utilizzando terra rossa o ocra rossa. Questo colore veniva diluito con acqua o miscelato con gesso per creare una consistenza simile alla creta, ideale per disegnare o dipingere.
La tecnica sanguigna veniva spesso utilizzata su supporti come carta, pergamena o intonaco. È particolarmente adatta per disegni preparatori e studi preliminari, ma veniva talvolta utilizzata anche per opere fini e finite.
La sanguigna veniva applicata utilizzando vari strumenti, tra cui matite, pennelli, e spesso anche dita o tampone di carta. Gli artisti potevano utilizzare la tecnica sanguigna per creare linee morbide e sfumature delicate.
La tecnica sanguigna veniva utilizzata principalmente per disegni preparatori, studi di figure, paesaggi e altri soggetti. Era spesso utilizzata dai grandi maestri del Rinascimento italiano come Leonardo da Vinci, Raffaello e Michelangelo per preparare le loro opere pittoriche e scultoree.
La tecnica sanguigna è apprezzata per la sua capacità di creare effetti morbidi e sfumature realistiche, ed è ancora utilizzata oggi da molti artisti come mezzo di espressione artistica.