La forza dell'uomo per il fare

L’esistenza di Leonardo da Vinci si è sempre orientata per rendere più facile la vita dell’uomo. Ma all’epoca non erano molte le sorgenti della forza. I motori disponibili.
Il loro uso è stato, da sempre, orientato principalmente per l’alimentazione.

Gli animali, per primi, sono stati lo strumento per aiutare ad arare, dissodare la terra, lavorarla con bovini, asini e cavalli. Per azionare aratro, macine, frantoi, per trasportare derrate, acqua, carichi pesanti. Per trainare carri, carrozze, barche controcorrente nei fiumi. In altre culture cammelli, dromedari, anche elefanti ed animali esotici. Ed i cavalli per cacciare, viaggiare e fare le guerre.
E, dove si trovava, il legname ed il carbone per creare, bruciando, il vapore dall’acqua che, espandendosi, creano forza lavoro spingendo, tirando, ruotando, trascinando ed altre azioni ancora. Successivamente il
petrolio, la benzina, il gas con il bruciare e l’esplodere in modo controllato, l’energia elettrica, ed ultimo in ordine, di tempo l’uranio. Nella speranza che il processo di Fusione risolverà, una volta per sempre questa necessità dell’uomo.

Qualche Paese ha scoperto nel vento la forza per, far girare mulini per macinare i cereali, sollevare, l’acqua dai pozzi, spingere barche e navi su mari ed oceani Ed oggi, insieme al fotovoltaico, crea energia elettrica.
Ma la mancanza di ingegno, l’egoismo e la prevaricazione degli uomini hanno fatto si che si rivolgessero, fin dalla antichità, nel trovare questa forza fisica negli altri. Nel condannare incapienti, inadempienti e condannati, a servire. Nel soggiogare Paesi e nazioni per procurarsi schiavi che si sobbarcassero le fatiche più forti, i carichi più pesanti, sopportare i sacrifici più esiziali. Le guerre le catture, i vinti, i prigionieri. La fruttuosa tratta degli schiavi rubati in Africa e non solo, è durata secoli anche nelle culture cosiddette civili.
L’uso degli schiavi per raccogliere il cotone e lavorare soprattutto in agricoltura negli Stati del sud, non ancora troppo uniti, per conservare il proprio benessere, è sfociato nella più micidiale guerra civile di quel
continente. Sono morti più americani in quelle battaglie fra fratelli di quanti hanno perso la vita in tutte le guerre che, successivamente, hanno sostenuto!

Nel Rinascimento, il tempo di Leonardo da Vinci, oltre agli animali, alla propria forza fisica ed a quella dei servi, era l’acqua il motore più utilizzato. La forza principale sfruttata dall’uomo per le sue necessità alimentari e non solo. Laddove esistevano ruscelli, fiumi, o si poteva irregimentare l’acqua per creare canalizzazioni utili. Ed i mulini a ruota sono stati probabilmente i primi macchinari ad usufruirne. 

L’acqua per far ruotare, sollevare, spingere, trascinare, azionare strumenti utili alla alimentazione umana ed a tutti i suoi bisogni. Ma anche col vento a muovere barche e navi in mari ed oceani e scoprire altri continenti. Il genio vinciano aveva intuito che scaldando l’acqua il vapore che ne conseguiva avrebbe determinato forza utile, ma la soffiata di spie ed il rischio di essere accusato di stregoneria aveva interrotto un suo esperimento a riguardo. Pensava forse che il moto perpetuo potesse aiutare e nel Codice Forster II riporta due progetti sull’argomento. Immaginate cosa il suo genio avrebbe prodotto se fossero stati disponibili i motori a scoppio e l’energia elettrica! Un esempio per tutti l’aiuto che il leggero motore a scoppio ha dato ai Fratelli Wright nel 1903, a Kitty Hawk di realizzare il sogno del genio italiano di volare e vedere le cose dall’alto! Il Flyer, basato soprattutto sugli studi di Otto Lilienthal che doveva aver preso probabilmente lo spunto dallo stesso Leonardo da Vinci. Volo successivo comunque a quello con il pallone ad aria calda dei
Fratelli Montgolfier del 1783.

Leggi di più…